Home categorieComunicati Stampa “Migranti e rifugiati nel Mediterraneo”: San Marino alla Conferenza OSCE di Palermo

“Migranti e rifugiati nel Mediterraneo”: San Marino alla Conferenza OSCE di Palermo

da Redazione

Si è aperta ieri mattina, a Palermo, la Conferenza per il Mediterraneo dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa – OSCE. La Repubblica di San Marino è rappresentata dal Segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, dall’Ambasciatore Elena Molaroni e dal Segretario Particolare Sabrina Fantini.

Zanotti è intervenuto ieri al segmento di alto livello per confermare la posizione di San Marino, di pieno sostegno all’OSCE nella cooperazione a fianco dei Paesi del bacino del Mediterraneo. I flussi migratori rappresentano una sfida e la loro gestione va condivisa, ma ancor più importante è lavorare insieme per risolvere le cause alla radice, e adoperarsi per garantire un’accoglienza dignitosa ai migranti.

Tutti gli Stati partecipanti e i partner presenti hanno ribadito come Palermo si sia rivelata la scelta più appropriata per affrontare i temi della migrazione e per sostenere la collaborazione internazionale quale contributo alla stabilità collettiva.

La Conferenza, che proseguirà anche oggi, affronterà il tema della migrazione nel Mediterraneo, la lotta al traffico di persone, all’intolleranza, alla discriminazione religiosa e al razzismo, e la promozione della fiducia reciproca nel contrasto alla paura strumentalizzata dal populismo, facendo appello all’azione dell’OSCE, che si basa su due principi fondamentali: la responsabilità e la solidarietà.

A margine della Conferenza, il Segretario di Stato Zanotti ha incontrato il Ministro per gli Affari Esteri Italiano, Angelino Alfano, e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e la cooperazione del Portogallo, Teresa Ribeiro. Nel pomeriggio si è intrattenuto a colloquio con il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic. I bilaterali hanno consentito di prendere in esame lo stato delle relazioni e di valutare gli ambiti che necessitano di essere consolidati, anche attraverso la stipula di nuovi accordi.

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