La Nazionale di San Marino è chiamata ad una prova di carattere dopo l’indigesto, ultimo impegno casalingo di questo biennio di qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, giovedì contro la Norvegia.
Manzaroli conferma la difesa a cinque a Plzeň, rilanciando Palazzi centrale insieme a Della Valle (capitano alla sua 61° presenza in Nazionale) e Fabio Vitaioli, promuovendo di fatto la linea dei veterani che si completa con Brolli e Grandoni sugli esterni. Interessante la batteria di esterni di qualità – con Rinaldi e Filippo Berardi insieme dall’inizio – a supporto di Bernardi. Luca Tosi e Michael Battistini, che festeggia il suo 21° compleanno in campo, completano lo scacchiere tattico per l’ultima partita del 2017.
Come tre giorni fa, l’avvio è complicato: la Repubblica Ceca – a caccia di una vittoria che significherebbe terzo posto – la sblocca già all’8′ con Krmenčík, bravo a farsi trovare pronto nel cuore dell’area di rigore sammarinese per raccogliere il traversone rasoterra di Jankto e siglare la rete dell’1-0.
I padroni di casa sono spesso pericolosi su palla inattiva, sfiorando il raddoppio coi vari Novák e Jankto, puntualmente imprecisi quand’è ora di venire al dunque. Tremendamente efficace, invece, Krmenčík che al 23′ concede il bis incornando alla perfezione la punizione dalla trequarti di Dočkal.
Di lì a poco anche il gol del 3-0, stavolta a firma di Kopic che segna di rapina gonfiando la rete sammarinese dopo che un pallone viscido è sfuggito dal controllo di Aldo Simoncini, comunque autore di una prova sontuosa. Almeno quattro gli interventi determinanti dell’estremo difensore della Libertas: uno per tutti quello che al 41′ nega a Kopic il gol del 4-0 al termine di un contropiede in campo aperto che ha portato il centrocampista del Viktoria Plzeň al tu per tu col portiere.
Poco prima, l’opportunità per San Marino di segnare: sugli sviluppi di un corner guadagnato sull’affondo di Grandoni, Palazzi ha la palla buona per accorciare le distanze, ma il terzo gol in queste European Qualifiers – e secondo personale, per il difensore sammarinese – non arriva.
Termina sul 3-0 un primo tempo ricco di emozioni e nella ripresa lo spartito non cambia: c’è tanto lavoro per Aldo Simoncini, che regge – come tutta la difesa – bene fino al quarto d’ora finale, nel quale le due partite in tre giorni si fanno sentire: Novák trova il tanto agognato gol, superando Simoncini che pure in questa occasione ha sfiorato un intervento soprannaturale.
Alla fine saranno almeno sei gli interventi capaci di strappare un applauso al Plzeň City Stadium, che probabilmente avrebbe anche accettato di buon grado un gol biancoazzurro – meritato per quello prodotto in campo.
La rete arriva, ma è ancora dalla parte ceca del tabellino nel quale entra anche Kadlec, che gira in porta un traversone proveniente dalla destra.
Terminano così partita e biennio, quello nel quale la Germania diventa la più prolifica di sempre tra le Nazionali del Vecchio Continente nella storia delle qualificazioni europee, in cui la Norvegia – ritenuta abbordabile appena 72 ore fa – si è permessa il lusso di superare l’Irlanda del Nord e che nell’Azerbaijan ha trovato la sorpresa di mezzo girone e un splendida realtà – questa sera – di mezza partita, quella di Kaiserslautern in cui gli uomini di Robert Prosinečki si sono concessi 53′ sull’1-1 con i Campioni del Mondo. Insomma, un Gruppo C dal tasso tecnico decisamente elevato e che nella mera lettura statistica non può veder esaurirsi le chiavi di lettura di un movimento – quello sammarinese – che per molti altri indicatori può dirsi in costante miglioramento e crescita.