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San Marino, Auditorium Little Tony: musica, moda e tribunale

da Redazione

Venerdì 16 giugno, giorno di apertura a Palazzo Graziani di San Marino Città della spettacolare mostra dedicata a Little Tony, la Giunta di Castello di Serravalle inaugurerà l’Auditorium Little Tony – già Sala Polivalente – con una serie di iniziative, realizzate in collaborazione con l’Istituto della Memoria* e con il patrocinio della Segreteria di Stato per la Cultura, all’insegna della musica, della moda e della cultura popolare, in sintonia con quella che è considerata un’epoca straordinaria per creatività e trasformazioni sociali e di costume: i Favolosi Anni Sessanta. Due giorni di appuntamenti aperti al pubblico, tra musicisti, modelle, giornalisti e scrittori.


CRISTIANA CIACCI CANTA PAPÀ

Venerdì 16 giugno, dalle ore 20

Sarà Cristiana Ciacci a esibirsi per prima nel giorno dell’inaugurazione dell’Auditorium intitolato a suo papà Little Tony. Cristiana è stata a lungo la corista principale nell’orchestra che accompagnava il cantante scomparso il 27 maggio del 2013. Con Cristiana nella Little Tony Family, una superband di dieci elementi, canta e suona anche Angelo Petruccetti, che fu per molti anni tastierista e arrangiatore dell’artista sammarinese.


LA MODA AI TEMPI DI RIDERÀ

Venerdì 16 giugno, dalle ore 20

Dagli indumenti da spiaggia alle prime minigonne, dai tubini destrutturati ai pantaloni a zampa d’elefante, abiti da sera e da Piper Club, cappelli e accessori vari: l’abbigliamento degli Anni Sessanta tornerà in passerella con capi originali d’epoca indossati da modelle per una rassegna presentata da Patrizia Deitos e farà da sfondo al concerto della Little Tony Family.


PROCESSO ALLA COVER

Sabato 17 giugno, dalle ore 20

I Favolosi Anni Sessanta della canzone italiana sono stati tali in virtù del fenomeno delle cover, ossia brani catturati in testa alla hit parade americana o inglese tradotti o adattati nella nostra lingua da abili e rapidi parolieri e affidati a interpreti nostrani che li hanno portati al successo. Tutte le canzoni più popolari di quel periodo, incise da artisti come Mina e Adriano Celentano, Equipe 84 e Dik Dik, dai gruppi inglesi Rokes e Primitives, erano cover. Un fenomeno tramontato nei tre decenni successivi con l’affermazione dei cantautori, ma ritornato in auge da oltre quindici anni anche nei repertori di artisti di spessore come Franco Battiato, Piero Pelù, Negramaro. A tentare un giudizio definitivo sulla cover – autentica opera dell’ingegno o scaltro espediente artistico? – sarà un vero e proprio processo ospitato sabato 17 giugno nella Repubblica di San Marino. L’Aula di giustizia creata per la circostanza è l’Auditorium Little Tony di Serravalle, nel giorno della sua inaugurazione. Il processo sarà aperto al pubblico, con una giuria presieduta da Massimiliano Pani, compositore, produttore discografico e conduttore televisivo. Giudici a latere: il direttore di Vinile, Michele Neri e il caporedattore di Nuovo Ciao Amici, Claudio Scarpa, delegato a elencare i capi di imputazione in quanto autore del libro “Ma che cover abbiamo noi”. A rappresentare la pubblica accusa sarà il maestro Vince Tempera, decano dei direttori di orchestra del Festival di Sanremo. Il ruolo di difensore sarà invece affidato al giornalista Michele Bovi. Sul banco degli imputati, a rappresentare la nutrita categoria degli interpreti di cover degli Anni Sessanta, siederanno Mal dei Primitives e Johnny Charlton dei Rokes, ovvero i rappresentanti dei due gruppi più beneficiati da quel fenomeno musicale che sta nel capo d’imputazione. A illustrare i corpi del reato sarà la San Marino Concert Band diretta dal maestro Dino Gnassi, chiamata a suonare tutte le cover di maggior successo della Hit Parade di quell’epoca irripetibile della musica italiana e internazionale.

In caso di condanna gli imputati potranno ricorrere in Appello e il verdetto definitivo in tal caso spetterà alla giuria popolare rappresentata dal pubblico presente in sala.

* L’Istituto della Memoria è un progetto dell’ASSPIC (Associazione sammarinese sostegno patologie invecchiamento cerebrale).

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