SAN MARINO – “Internazionalizzare, per una realtà imprenditoriale calata nel mondo globalizzato di oggi, vuol dire conoscere il contesto in cui va a operare, capirne le diversità, comprendere come il mondo occidentale può rapportarsi a realtà come l’India e il Giappone. La nostra formazione asseconda proprio queste esigenze”. Questo il commento con cui Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, sintetizza il valore del Corso di Alta Formazione in Processi di Internazionalizzazione, offerto dell’Ateneo in partnership con la segreteria di Stato agli Affari Esteri. L’occasione per parlare dell’iniziativa viene dalla serata “Think Future”, durante la quale istituzioni e accademici hanno affrontato il tema dell’internazionalizzazione da diversi punti di vista. Il Rettore, durante l’incontro svolto martedì scorso nella sala Montelupo di Domagnano, ha confermato il valore strategico di un percorso formativo mirato a soddisfare le attuali esigenze del mercato del lavoro grazie all’interdisciplinarità degli insegnamenti, che affiancano studi sociologici, antropologici ed economici. Mentre il segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, ha sottolineato tre linee di azione: formazione, promozione del sistema-Paese all’estero per mezzo della rete diplomatica e consolare del Titano, e infine strutturazione di una qualificata attività di supporto agli investitori e ai tour operatori esteri.
Presente anche il direttore scientifico del corso, Massimo Ferdinandi, pronto a ricordare che l’iniziativa ha ricevuto un positivo riscontro dai partecipanti e delle istituzioni coinvolte nell’organizzazione.
Durante la serata sono stati consegnati i diplomi ai partecipanti alla seconda edizione del Corso di Alta Formazione in Processi di Internazionalizzazione, di cui si è recentemente conclusa la prima parte. Alcuni studenti, selezionati tramite un test, accederanno alla fase successiva, nella quale avranno la possibilità di effettuare una serie di tirocini in Paesi orientali, organizzati dal Dicastero agli Affari Esteri.