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“21 minuti Avant-gard”, al Kursaal di San Marino riflessioni su pace e avanguardia

da Redazione

SAN MARINO – Ha riscosso grande successo e partecipazione, registrando centinaia di presenze “21 minuti Avant-garde”, conferenza organizzata dalla Fondazione Patrizio Paoletti sui temi della pace e dell’avanguardia che si è svolta al Centro Congressi Kursaal di San Marino (Viale John Fitzgerald Kennedy 17).

Intitolato come la soglia media di attenzione di una persona, 21 minuti è ideato da Patrizio Paoletti, presidente dell’omonima Fondazione. L’appuntamento, giunto ormai alla sua ottava edizione, ogni anno chiama a partecipare alcune tra le menti più brillanti del pianeta in diversi ambiti – premi Nobel, scienziati, imprenditori – per raccontare la loro visione del mondo, i segreti dell’innovazione e della sostenibilità. “21 minuti è un luogo in cui i diversi saperi prodotti dall’uomo possono essere condivisi e scambiati, per creare riflessioni e nuovi stimoli – afferma Paoletti -. Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sull’avanguardia più importante, quella della pace, nella consapevolezza che se le priorità di vita non cambieranno al più presto continueremo ad innalzare muri, confini, essere violenti per difendere spazi.”

Hanno partecipato a 21 minuti Avant-garde 4 relatori che operano in 4 ambiti definiti nell’acronimo FASE – filosofia, arte, scienza, economia -, ovvero le quattro leve che storicamente hanno contribuito a far nascere nuove visioni del mondo, diverse da quelle che fino a prima dettavano le regole della vita sociale. Si tratta di Mauro Dorato, Professore Ordinario di Filosofia della Scienza all’Università di Roma Tre e condirettore della rivista European Journal for philosophy of science; Daniele Zambelli, Direttore creativo di numerosi eventi internazionali per i quali ha ricevuto premi e riconoscimenti, tra i quali il padiglione dell’Azerbaigian di Expo 2015, premiato agli “Experience Design Award”; Alessandro Toscano, Professore Ordinario nell’ambito dei Campi Elettromagnetici all’Università degli Studi “Roma Tre” che ha pubblicato più di duecento lavori scientifici sulle più prestigiose riviste internazionali; Antonio Bosio, Product and Solutions Director in Samsung Italia, coordinatore del team che sviluppa e finalizza i pro¬dotti fissi, mobili e convergenti.

Oltre a loro sono intervenute in collegamento video diverse personalità di spicco di tutto il mondo. Tra queste Maired Corrigan Maguire, Nobel per la Pace 1976, cofondatrice del movimento Peace People per la risoluzione non violenta del conflitto nordirlandese, che ha sottolineato: “Oggi assistiamo a un’enorme violenza, che sta aumentando e distruggerà la famiglia umana se non scegliamo di proseguire sulla via della pace, che è un naturale stato dell’essere. La pace è uno stato della mente, la pace inizia dalla mente.”

Sullo stesso filo conduttore le riflessioni degli altri relatori dell’evento. Ciascuno, partendo da una parola chiave, ha offerto la propria testimonianza sul tema dell’avanguardia della pace.

Mauro Dorato, ad esempio, si è soffermato sul concetto di “curiosità” per sottolineare la necessità di riscoprire la dimensione oggettiva della scienza e dell’etica: “E’ necessario sviluppare la nostra curiosità perché è un modo per creare un ponte tra noi e il resto del mondo, è un modo per non pensare solo a se stessi ma per capire come funzionano le cose intorno a noi e poi tornare a noi comprendendoci meglio”. Daniele Zambelli, invece, ha focalizzato l’attenzione sul concetto di “simmetria”, intesa come relazione tra le parti che genera bellezza e rende le cose possibili: “La nostra società viene definita liquida, senza riferimenti, difficile da mettere a fuoco, questo rende ancora più importante la nostra responsabilità di essere avanguardia, portatori di pace, perché la realtà sfocata crea paura.”

Alessandro Toscano è partito dal termine “compartecipazione” per analizzare il ruolo della tecnologia nel cambiamento: “Siamo qui per costruire un mondo migliore, noi tutti, questo è quello che dobbiamo fare, e possiamo misurare se lo stiamo effettivamente facendo solo se abbiamo gioia interiore, altrimenti non siamo costruendo un mondo migliore”. Infine Antonio Bosio, traendo spunto dalla sua esperienza professionale, si è concentrato sul valore della “semplicità”: “Servono soluzioni sofisticate dal punto di vista tecnologico, ma di facile utilizzo”.

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