Home categorieComunicati Stampa Pene più severe per chi truffa gli anziani: Arlotti tra i firmatari della proposta di legge

Pene più severe per chi truffa gli anziani: Arlotti tra i firmatari della proposta di legge

da Redazione

C’è anche il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti fra i firmatari della proposta di legge d’iniziativa del collega David Ermini (Pd) che mira a introdurre aggravanti di pena per chi truffa gli anziani. «Si tratta di un crimine odioso – commenta il deputato – che non si limita solo a colpire l’aspetto patrimoniale di persone deboli, ma le ferisce profondamente nell’animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale». Anche a Rimini negli ultimi anni si sono verificati diversi casi di truffe in danno di persone anziane. Malviventi che si spacciano per tecnici di aziende fornitrici di gas o energia elettrica o anche per rappresentanti delle forze dell’ordine, cercano di introdursi nelle abitazioni e, una volta conquistata la fiducia della “vittima”, con abilità si spostano nelle stanze e rubano soldi e oggetti di valore. Il provvedimento introduce un aggravamento di pena (punito con la reclusione da uno a cinque anni e con una multa da euro 309 a euro 1.549) rispetto alla fattispecie base (punita con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.031) se il delitto contro il patrimonio mediante frode sia perpetrato nei confronti di persone ultrasessantacinquenni, ma che non sia in stato di incapacità, configurandosi in tal caso il reato di circonvenzione di persone incapaci di cui all’articolo 643 del codice penale. L’aumento di pena massima a 5 anni di reclusione rende possibile l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Per maggior tutela di chi è stato truffato, si ritiene che la sospensione condizionale della pena debba essere condizionata alle restituzioni e al risarcimento del danno. Inoltre, la proposta di legge inserisce i due reati, di truffa in danno di anziani e di circonvenzione di persone incapaci, tra quelli per i quali è previsto l’arresto in flagranza obbligatorio.

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