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Rimini, il 6 agosto Maria Costantini legge “Amore e Psiche” di Apuleio

da Redazione

“Quando si parte con un progetto è necessario fare delle tappe e trovare dei porti di approdo dove mostrare lo stato del proprio lavoro: eccoci al nostro primo studio all’interno della cornice di Casa Madiba, un luogo così ricco di contemporaneità e che inaspettatamente ci ha permesso di entrare in relazione con la “cosmogonia” che questa favola straordinaria narra attraverso i secoli, le culture e gli esseri umani”

La favola di Amore e Psiche ci viene dettagliamente narrata da Apuleio nel suo Metamorphoses -sive- Asinus aureus, quindi una storia al centro di un’altra storia, una sorta di narrazione spazio temporale circolare attraverso la quale i simboli e gli elementi si ripetono: la “curiositas” è il primo filo conduttore di tutte le avventure. Si, proprio quella curiosità che ha trasformato Lucio in asino e ha portato Psyche nel delirio del suo cammino iniziatico verso la salita all’Olimpo. Ecco l’elemento propulsore, che sprigiona desiderio, che attiva e alimenta il nostro viaggio e che ci spinge a cercare l’incontro con la nostra anima; attraverso questo motore, che ci porta inevitabilmente ad una “trasmutazione”, possiamo accedere al mondo del trascendente, senza la curiosità e un “discorso intorno all’anima” rimaniamo asini in terra.

Questa storia viene definita “la bella fabella”, le parole della narrazione richiamano continuamente l’idea di bellezza attraverso una delicata, fascinosa sequenza di meraviglie. Così come affermò Socrate nel Fedro di Platone dicendo che “la bellezza è l’unica Idea che riesca a tralucere su questa terra”. La stessa Psiche, tradotta con Anima, viene descritta come una fanciulla tanto bella da non esistere espressione alcuna per definirla, ed ecco che il bello sfiora il sublime. In questa percezione del sublime che per sua natura si avvicina alle estremità di qualcosa di meraviglioso e allo stesso tempo terribile, la figura umana viene posta a metà tra cielo e terra, verso il basso proietta la sua ombra di bestia, verso l’alto libera il soffio della sua essenza, ricordando che Psyché può essere tradotta anche come alito o soffio vitale….

E poi vi è l’amore. L’amore di Amore per amore… un possibile mantra per ricordarci che senza l’unione di Cuore e Mente, non possiamo muovere i nostri passi. Senza l’amore per noi stessi e per l’altro in quanto straniero, non possiamo crescere in questo mondo ma solo sprofondare negli abissi dei nostri mostri interiori.

Come disse James Hillman:- questo è il mito fondante della psicologia occidentale- da qui forse dobbiamo ripartire per capire chi siamo e perché facciamo così fatica ad accettare.

Maria Costantini

 

SABATO 6 AGOSTO ORE 21.30

PRESSO CASA MADIBA, via Dario Campana 59 Rimini

Lettura tratta da “Amore e Psiche” di Apuleio

Voce Maria Costantini

Chitarra ed effetti elettronici Emiliano Battistini

Immagine Abele Pan Gasparini

 

Secondo studio: Lo spettacolo verrà replicato venerdì 12 agosto ore 19.30 vicino al porto di Rimini in casa privata prenotazione obbligatoria tel. 3391923650

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