Colpisce ancora ma può fare meno paura se lo si affronta in modo adeguato.
SAN MARINO – Il diabete, una patologia cronica che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “l’epidemia dei primi venticinque anni del terzo millennio”, è malattia frequente – soprattutto nella popolazione adulta – ed è malattia seria che richiede interventi continui e molteplici per prevenire o ridurre le complicanze cardiovascolari, neurologiche, oculari e renali ad essa collegate.
L’incidenza del diabete è in rapida crescita per l’invecchiamento della popolazione. In Italia si stima che ci siano oltre 3 milioni di diabetici e che 1 milione di persone abbia la malattia senza saperlo. È riconosciuto come le strategie di intercettazione precoce della malattia e l’azione preventiva sui fattori di rischio siano di fondamentale importanza per ridurre il carico di malattia e di sofferenza legati al diabete. Secondo i dati più recenti della letteratura scientifica, nei paesi evoluti sono in aumento le diagnosi precoci e calano i decessi e le complicanze per diabete.
A San Marino, in occasione della riorganizzazione delle cure territoriali con il fine di rendere più efficace ed efficiente la gestione della cronicità attraverso l’integrazione ospedale-territorio, si sono accesi i riflettori sul diabete.
Dall’elaborazione dei dati a cura di ISS, Authority Sanitaria e un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna, emerge che nel 2015 i cittadini sammarinesi affetti da diabete mellito sono 2.185, pari al 7,5% della popolazione. Questo dato è perfettamente in linea con quello di altri paesi industrializzati e delle Regioni italiane che hanno pubblicato i loro dati (in Emilia-Romagna la prevalenza del diabete riferita all’anno 2012 è del 7,9%).
A San Marino è attivo un percorso di cura (Piano diagnostico terapeutico e assistenziale Diabete, PDTA) per la gestione della patologia che recentemente, in occasione della «riorganizzazione » delle cure primarie, è stato rivisto e aggiornato proprio per migliorare la cura ai diabetici.
Per questo fine, sono stati elaborati i dati che riguardano la presa in carico di questi pazienti a San Marino. Il risultato delle analisi mette in evidenza come a San Marino ben il 94% dei diabetici venga controllato regolarmente per quanto riguarda i livelli glicemici, passo fondamentale riconosciuto dagli esperti per il buon trattamento della malattia. Emerge inoltre che il 97% dei pazienti diabetici in gestione integrata ha questi parametri glicemici nel range dei valori che si ritiene di buon controllo. Il Modulo di Malattie Endocrino-Metaboliche dell’UOC Medicina Interna, attivo presso l’Ospedale di Stato, provvede alle diagnosi e all’impostazione delle terapie in tutti i pazienti diabetici e segue i casi di gestione più complessa, mentre i medici di base con le équipe territoriali seguono successivamente i soggetti, privi di complicanze evolutive, che hanno un controllo soddisfacente della malattia (gestione integrata). Il peggioramento del compenso glucidico, la comparsa di una nuova complicanza o il peggioramento di una complicanza già nota costituiscono, secondo PDTA, criteri per la rivalutazione specialistica. Si stima che attualmente il 51% dei pazienti diabetici sia in follow-up presso il Modulo di Malattie Endocrino-Metaboliche e che il 49% sia invece seguito a livello territoriale.
La riorganizzazione dei servizi territoriali tuttora in corso, per far fronte alle esigenze dei pazienti con patologie croniche e in particolare dei diabetici, e per migliorare ancora di più la loro cura in termini di diagnosi precoce e prevenzione delle complicanze, prevede un piano di formazione congiunta degli operatori sia medici che infermieri dell’ospedale e del territorio e l’organizzazione di team territoriali dove l’infermiere affianca il medico di medicina generale, che a sua volta di avvale della consulenza degli specialisti ospedalieri. Le finalità sono quelle di intercettare precocemente la malattia e, oltre alla gestione terapeutica con i farmaci più appropriati e innovativi per i singoli casi, fornire una presa in carico complessiva dei pazienti, con particolare riferimento all’educazione terapeutica del paziente stesso e della sua famiglia. Come dimostrano i dati della letteratura più recenti, fornendo un adeguato supporto perché i pazienti siano in grado di gestire la propria malattia attraverso la terapia farmacologica ma anche di adeguati stili di vita (dieta e controllo del peso, attività fisica) si possono ottenere i migliori risultati in termini di qualità di vita e prevenzione delle complicanze. A questo scopo, è inoltre in cantiere un progetto sul «paziente esperto» per formare i malati ad auto curarsi ed aiutare altri diabetici a interpretare i sintomi e gestire al meglio la malattia.
In sintesi, si può affermare che l’ISS e l’Authority sanitaria sono insieme al lavoro per garantire ai cittadini sammarinesi, secondo le conoscenze più aggiornate, percorsi di cura che coinvolgono tutti i livelli di assistenza con anche un’attenzione particolare a tutte le pratiche di prevenzione.
Su quest’ultimo tema, verrà rinforzata l’attenzione all’infanzia e all’adolescenza per «curare» precocemente situazioni di sovrappeso e obesità che sono l’anticamera di patologie cardiovascolari dell’adulto.
Questo articolato programma «patologie croniche/diabete» coinvolge a tutto tondo ospedale, territorio e servizi per la prevenzione e promozione della salute.
Per quanto riguarda il diabete, l’obiettivo ambizioso è ridurre le complicanze per i soggetti diabetici noti, diagnosticare i soggetti diabetici “non noti” o in stato di prediabete o diabete latente, e di ridurre nella popolazione i fattori di rischio che concorrono al manifestarsi di questa malattia.