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RAI, Riccardo Iacona a Radio 24 sul reportage di “Presa diretta” spostato in seconda serata

da Redazione

“Comunque la RAI l’ha mandato in onda e questa è una gran cosa e ne parliamo oggi anche grazie a questo e son convinto che i ragazzi l’hanno visto tutti anche fino alle 11 e mezza di sera. Questa è un’idea che va al seguito delle tante altre trasmissioni che abbiamo fatto sull’argomento.” Riccardo Iacona conduttore del programma di approfondimento ‘Presa Diretta’, è intervenuto questa mattina a Radio 24 a proposito dello spostamento in seconda serata del reportage su Cyberbullissimo sessuale commentando così nella trasmissione ‘Melog’ di Gianluca Nicoletti la decisione presa dalla RAI. “Io mi ricordo – prosegue Iacona – quella (puntata n.d.r.) sugli utilizzatori finali, proprio dove mettevamo al centro questo fatto che ormai il kamasutra dei ragazzi è il porno e che non c’è altra agenzia, anche lì eravamo stupiti del fatto che all’indomani per esempio dell’episodio delle così dette baby squillo al Giulio Cesare, che era una delle scuole coinvolte, non avessero voluto fare neanche un dibattito. Questi ragazzi vengono lasciati completamente soli. Siccome nel resto del mondo invece ci hanno pensato, e ci hanno pensato da 20-30 anni, e noi siamo gli unici che ogni volta che si parla di uno straccio di educazione sessuale o all’affettività o sentimentale nelle scuole si alza il casino più totale”.

Prosegue ancora il conduttore di Presa Diretta ai microfoni di Radio 24: “Questa è la battaglia culturale e politica che c’è anche dietro la resistenza a introdurre l’educazione sessuale e sentimentale perché l’educazione sessuale e sentimentale insegna già alle materne in Olanda che i bambini e le bambine sono uguali, è questo ancora lo scandalo, che una donna può fare l’astronauta. Ieri Adinolfi ci ha detto ‘No, è scientificamente provato che ci sono dei ruoli per gli uomini’.

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