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Consiglio Grande e Generale: accordo Ecofin e scambio automatico di informazioni

da Redazione

Il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, annuncia che entro l’anno si prevede la firma per la modifica del protocollo all’Accordo fra la Ue e i paesi terzi in relazione alla direttiva 2003/48 sulla tassazione dei redditi da risparmio che supererà definitivamente la ritenuta Ecofin. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Nel pomeriggio il Consiglio Grande e Generale conclude l’esame del progetto di legge “Disciplina dell’attività sportiva” che viene infine approvato con 35 voti a favore, 10 contrari e 3 astenuti. In dichiarazione di voto, oltre alle forze di maggioranza, anche il gruppo del Partito socialista annuncia voto favorevole al provvedimento presentato dal segretario di Stato con delega allo Sport, Teodoro Lonfernini, mentre Upr l’astensione. Contrari invece Rete e Cittadinanza attiva. Il voto conclusivo conferma quindi l’ampio consenso. Nel corso dell’esame dell’articolato è stato accolto un emendamento di C10-Su all’articolo 22 “Verbali riunioni del Consiglio nazionale del Comitato esecutivo”, volto alla pubblicazione degli stessi sulla pagina Web del Cons.

Dopo una sospensione dei lavori, dovuta a una riunione dell’ufficio di Presidenza, si passa al Comma 10, limitato al riferimento e dibattito sull’accordo Ecofin e allo scambio automatico di informazioni. L’Ufficio di Presidenza ha infatti accolto la richiesta del Congresso di Stato “in ragione della necessità di disporre di dati precisi ed aggiornati per lo svolgimento del comma citato il cui dibattito, in seduta pubblica, è stato rinviato alla prima sessione consiliare utile di ottobre”.

Nel corso del suo riferimento, il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, annuncia che entro l’anno si prevede la firma per la modifica del protocollo all’Accordo fra la Ue e i paesi terzi in relazione alla direttiva 2003/48 sulla tassazione dei redditi da risparmio che supererà definitivamente la ritenuta Ecofin.

In parallelo,”si prevede il primo scambio automatico delle informazioni finanziarie dal 2017- prosegue- in corrispondenza temporale con il primo scambio in ambito Ocse”.

I lavori si interrompono dopo pochi interventi e riprenderanno il 23 settembre.

Di seguito un estratto degli interventi di martedì 22 settembre.

Comma 9. Progetto di legge Disciplina dell’attività sportiva/ Approvato con 35 voti a favore, 10 contrari e 3 astenuti.

Dichiarazioni di voto

Paolo Crescentini, Ps: “Quando si parla di sport non ci devono essere divisione di parte e di colori politici, lo sport appartiene all’intera collettività e si deve trovare la migliore soluzione per una realtà, quella sportiva, importante non per i risultati, ma per l’aspetto educativo e formativo delle future generazioni. Il Ps si è approcciato a questa legge dando il suo contributo e riconoscendo la validità di un progetto di legge che risponde alle esigenze del mondo sportivo e degli addetti ai lavori, non è solo una tappa importante quindi di avvicinamento ai Giochi dei piccoli Stati, ma un ammodernamento normativo necessario.

E’ poi importante che si prevedano, in attesa del 2017, degli accantonamenti di risorse come prevede la legge. In definitiva, è una norma che proietta la realtà sportiva sammarinese in una dimensione nuova al passo con i tempi, per questo confermo il voto positivo a questo progetto di legge del Ps”.

Franco Santi, C10: “Siamo stati come Cittadinanza attiva all’interno della Commissione e come approccio al testo ci siamo posti subito in senso critico rispetto a un metodo carente di confronto. Ma allo stesso tempo ci siamo posti in modo costruttivo presentando emendamenti, perché riteniamo prioritario l’obiettivo della legge che mette in campo innovazioni normative che vogliono accogliere evoluzioni che ci sono state nel mondo dello sport.

Il rapporto con la scuola dovrà essere reso più organico con provvedimenti futuri e su questo ci aspettiamo risposte concrete, ci sono poi questioni pratiche e tecniche che andranno verificate sul campo e chiediamo disponibilità al segretario per un riferimento sui numeri che la legge produrrà per valutare la sua efficacia. Ribadiamo il voto contrario di Ca al progetto di legge”.

Nicola Selva, Upr: “Concordo con chi ha detto che in ambito sportivo non ci devono essere divisioni politiche, perché lo sport rappresenta tutti i cittadini. L’Upr ha portato un suo contributo sugli aspetti più importanti della legge, lo abbiamo fatto con atteggiamento costruttivo, riconosciamo che la legge ha portato un aggiornamento della vecchia normativa, di questo si è trattato ed è stato positivo, ma avremmo voluto qualcosa di più, un nuovo impianto normativo, non solo un aggiornamento per dare la possibilità a San Marino di fare quel salto di qualità che altri Paesi hanno fatto, per poter competere a livello internazionale con gli atleti, ma soprattutto per dare la possibilità ai giovani di fare sport nel modo migliore possibile, mi riferisco al rapporto con la scuola che non vede cambiamenti effettivi. Pertanto, Upr terrà puna osizione di astensione”.

Elena Tonnini, Rete: “Il progetto di legge di positivo ha sicuramente l’aver ripreso una normativa del ’97 e l’aver apportato modifiche che raccolgono indicazioni degli organismi internazionali e adattamenti avvenuti negli anni nel sistema sportivo. Ma proprio per questo ci saremmo aspettati un provvedimento in grado di dare più risposte. Il Pdl rimanda a regolamenti futuri su molti punti che era fondamentale affrontare nella legge. E’ una legge che affronta molto la costituzione degli organismi principali in ambito sportivo rispetto cui non si è proceduto in modo adeguato, ci sono sovrapposizioni con organismi del Cons, crediamo che non aiuti, così come non aiuta una visione verticistica e autoreferenziale. Vediamo in alcuni organismi una forte componente politica. Non si sono affrontate le necessità di ricambio delle nomine nei vertici,

non si è intervenuto sui conflitti di interesse. A nostro avviso si doveva intervenire maggiormente su questi temi e ribadisco il nostro voto contrario”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Questa legge è un grosso traguardo per il mondo sportivo sammarinese che da anni l’aspettava. Il contributo dato da Cons, Federazioni, ma anche dall’opposizione è stato importante. Abbiamo oggi un progetto di legge completo, innovativo e che darà un ulteriore impulso a un comparto importante e partecipato delle realtà sammarinese. Da domani questa legge darà un forte impulso allo sport sammarinese. Io parlo per la maggioranza che lo sosterrà proprio per questo motivo. Accolgo favorevolmente la posizione del Ps a questo progetto, così come la posizione dei gruppi che hanno annunciato astensione perchè lo sport è un tema trasversale e dispiace che la politica si sia comunque divisa, malgrado la larga condivisione. Ci auguriamo un voto favorevole da parte Aula”.

Comma 10. Riferimenti e dibattito a) in merito all’accordo Ecofin e allo scambio automatico di informazioni.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Il momento storico in cui ci troviamo ha visto un cambio epocale di atteggiamento da parte degli Stati in relazione alle politiche fiscali passando da politiche esclusivamente nazionali a politiche nazionali coordinate a livello internazionale basate sulla cooperazione. A determinare questo passaggio è stato il G20 del 2009 che ha assunto decisioni in merito alla dispersione e perdita di risorse da parte delle amministrazioni fiscali nazionali verso paesi off-shore per effetto di comportamenti infedeli dei propri contribuenti e per combattere il finanziamento del terrorismo internazionale. Le decisioni prese da quel G20 hanno prodotto due effetti importanti che hanno determinato il cambio di direzione nelle relazioni internazionali:1.L’introduzione dell’ obbligatorietà alla sottoscrizione dei accordi bilaterali TIEA e DTA soprattutto con i relevant partner (12 accordi minimi per entrare nella white list); 2. Il processo di valutazione di implementazione degli Standard sulla trasparenza fiscale in ambito Peer Review Group dell’OCSE per tutte le giurisdizioni. San Marino in tale contesto ha immediatamente allargato il proprio network di accordi bilaterali sottoscrivendo e superando il numero minimo previsto dall’OCSE e, a seguito del processo di valutazione articolato su più fasi, ha raggiunto il rating largely compliant al pari di più evolute giurisdizioni ossia Sati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Italia. A fronte dell’evolversi dei processi internazionali,San Marino ha correttamente deciso di aderire agli standard internazionali in materia di trasparenza e cooperazione fiscale nella consapevolezza che questo costituisce un presupposto ai fini della internazionalizzazione del sistema economico e in quest’ottica ha firmato a Jakarta nel 2013 la Convenzione Multilaterale e successivamente nell’Ottobre 2014 l’Accordo Internazionale sulle Autorità Competenti, aderendo al Early Adopters Group e ha accettato la rinegoziazione della Direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio. Senza dubbio lo scambio automatico delle informazioni finanziarie rappresenta la più importante riforma fiscale strutturale internazionale e senza dubbio, San Marino sta vivendo una stagione di riforme e costruzione del nuovo modello di business, mai avuta in passato con questa profondità e velocità. E’ evidente che le nuove regole comportano oneri, ma è di fondamentale importanza che il Paese sia considerato una giurisdizione compliant per potere sviluppare e attrarre nuovo business. A livello internazionale il CRS-OCSE si affianca al FATCA degli Stati Uniti mutuandone lo standard, semplificando si può affermare che il FATCA rappresenta l’origine e lo standard di riferimento per lo scambio automatico delle informazioni finanziarie. Attualmente San Marino ha terminato il negoziato dell’ Accordo Intergovernativo sul modello II con la parafatura del testo in attesa di firma, stimata entro l’autunno di quest’anno. San Marino poteva fare 2 scelte, negoziare oppure no un accordo intergovernativo e nel secondo caso negoziare il modello II non potendo adottare il modello I riservato ai paesi che con gli USA hanno in essere un DTA e/o TIEA, condizione estranea a San Marino. La decisione che il Governo doveva prendere era quindi quella se stipulare oppure no un accordo intergovernativo e ha deciso di optare per la stipula in quanto questa opzione comportava un sensibile contenimento degli oneri delle Istituzioni Finanziarie verso l’Autorità fiscale americana. Il terzo ambito che entra in gioco in materia di scambio automatico è quello dell’Unione europea che nel modificare la Direttiva Risparmio ha di fatto recepito il Common Reporting Standard-CRS adottando lo scambio automatico delle informazioni finanziarie tra i paesi membri dell’Unione. In quest’ambito la Commissione della Ue ha aperto un negoziato con i 5 paesi terzi: San Marino, Andorra, Liechtestein, Svizzera e Monaco per la modifica del protocollo all’ Accordo fra la Ue e i paesi terzi in relazione alla direttiva 2003/48 sulla tassazione dei redditi da risparmio. Il negoziato è in corso dalla tarda primavera del 2013 ed è in fase conclusiva. Si stima che si potrà parafare e firmare l’accordo entro l’anno. A seguito dell’entrata in vigore dell’accordo, si prevede il primo scambio automatico delle informazioni finanziarie dal 2017 in corrispondenza temporale con il primo scambio in ambito OCSE ed avrà come effetto quello di non applicare più la cosiddetta ritenuta Ecofin, togliendo una barriera fiscale che impegna solo San Marino. Non essendo ancora concluso il negoziato non è possibile entrare nello specifico ma il modello di scambio delle informazioni è quello CRS-OCSE. Con lo scambio automatico di informazioni le giurisdizioni che decidono di scambiare fra loro producono un flusso di informazioni in uscita ed in entrata: inviano informazioni su conti detenuti da residenti esteri e ricevono informazioni su conti all’estero di propri residenti. Ciò quindi vale anche per San Marino che potrà attivare questo strumento a complemento e rafforzamento di quelli già offerti dalla L. 166/20 13 in termini di condizioni per l’attivazione dell’accertamento. Eventuali capitali detenuti all’ estero da parte di residenti fiscali sammarinesi, se di consistenza tale da non risultare congrui ai redditi dichiarati, potranno costituire una base per attivare l’accertamento interno e condizione per inoltrare domanda di informazioni su richiesta alla giurisdizione da cui le informazioni finanziarie provengono. Con delibera del Congresso di Stato n. 15 del 23 marzo 2015 è stato costituito il Gruppo Tecnico di Lavoro finalizzato all’implementazione dello “Standard for Automatic Exchange of Financial information in Tax Matters” che coinvolge diversi ambiti della pubblica amministrazione. Il gruppo ha iniziato fin da subito a lavorare in maniera strutturata e regolare effettuando approfondimenti con il settore privato (banche, finanziarie, assicurazioni) in quanto l’impatto più grosso di questo meccanismo interessa il settore privato, dovendo applicare le regole di due diligence e raccogliere i dati per trasmetterli all’ Autorità Competente. In data 30 giugno 2015 è stato inviato all’OCSE il documento”Annex4″ del CRS, prima scadenza formale, focalizzato in maniera dettagliata sulla programmazione delle fasi di implementazione del legal framework e soprattutto sugli aspetti tecnico-informatici compresa la tutela e la salvaguardia dei dati. Il recepimento del CRS comporta interventi di adeguamento su tre livelli: a) struttura legislativa; b) organizzazione dell’Autorità Competente; c) sistema operativo informatico; L’implementazione del CRS iniziato a giugno 2015, continuerà anche durante l’intero anno 2016 con mia suddivisione degli interventi per l’anno 2015 i passi per una effettiva implementazione sono:1. implementazione normativa (con adozione delle norme entro 31.12.2015); 2. produzione delle guidelines-istruzioni dettagliate- per le Istituzioni Finanziarie (entro novembre 2015);3.interventi di predisposizione dei sistemi informatici che coinvolgono direttamente l’Ufficio Informatica-CED ;4.codificazione delle procedure e dei protocolli autorizzativi e di utilizzo;5.adeguamento degli Uffici dell’ Autorità Competente, dell’ufficio Informatica e della sezione interessata dell’Ufficio Tributario; 6. scelta del software per l’invio 7. avvio della certificazione ISO 27000 del CLO, Ufficio Informatica e della sezione interessata dell’Ufficio Tributario, dato che la sicurezza informatica e la protezione dei dati costituiscono una parte rilevante del CRS. Per l’anno 2016 le tappe per una effettiva implementazione sono i seguenti: 1. implementazione del software; 2. interfaccia con i sistemi informatici del settore privato; 3. test di funzionamento; 4. programma di formazione degli operatori; 5. codificazione delle procedure. Per chi volesse prenderne visione si può fornire una tabella in cui si evidenziano le scadenze comunicate all’interno dell’ Annex 4 ai fini di una corretta implementazione dello standard CRS, nel rispetto degli impegni internazionali. Ne giorni 13 e 14 ottobre prossimi, San Marino riceverà la on-site-visit dell’OCSE che verificherà lo stato dell’implementazione del CRS. Il Team valutatore redigerà un rapporto sulla fase preliminare dell’implementazione nella prossima sessione del Global Forum che si terrà a novembre a New Deli, seguirà il rapporto sulla fase ordinaria. Per quanto riguarda la struttura legislativa, il gruppo di lavoro sta procedendo congiuntamente con la elaborazione e stesura di un testo di legge “Cooperazione fiscale internazionale”, congiuntamente ad un regolamento tecnico finalizzato alla protezione dei dati personali, ed in seguito alla stesura delle guidelines-istruzioni rivolte alle istituzioni finanziarie, come sopra accennato. Nella fattispecie la legge disciplinerà la cooperazione fiscale internazionale attuata dalla Repubblica di San Marino in esecuzione degli accordi internazionali, bilaterali o multilaterali, stipulati con Paesi o Giurisdizioni estere in materia di scambio di informazioni nelle varie forme. Va sottolineato che la scadenza per la legislazione inerente alla cooperazione fiscale è dicembre 2015, quindi verrà richiesta una corsia preferenziale per l’iter legislativo e la sua approvazione. Con questa relazione ho voluto fornire un quadro sintetico ma completo di cosa significa Scambio Automatico delle Informazioni per la nostra piccola giurisdizione. Come emerge chiaramente, si tratta di un lavoro complesso che impegna molte risorse della amministrazione ed ancor più delle istituzioni private che saranno chiamate ad applicarlo. Va considerato anche quello che si sta componendo non è un quadro con la sua staticità, ma un video con la sua dinamicità. Intendo dire che se da un lato il lavoro più impegnativo è quello del recepimento dello standard e di adeguare a questo nuovo standard tutto il sistema, dall’altro occorre mettere in conto che ci saranno periodiche verifiche e continue evoluzioni dello standard. La lettera b) di questo comma è stata rinviata alla prima sessione consiliare utile di ottobre per poter disporre di dati più completi e dare così a tutti i consiglieri tutte le informazioni di cui necessitano”.

Francesco Morganti, Psd: “Al momento abbiamo 6 soggetti bancari e una raccolta dimezzata rispetto al passato. Il sistema non può più svolgere un ruolo passivo aspettando che la ricchezza giunga in territorio. Riservatezza e segreto bancario non sono più armi che possiamo giocarci. Dobbiamo pensare a un nuovo modello di business bancario. Le nuove regole comportano per le banche nuovi oneri perciò dobbiamo offrire al soggetto intermediario nuove opportunità. Consentiamo a banche sammarinesi di accedere a mercato italiano e, perché no, a quello internazionali. A tutt’oggi Banca Centrale ha firmato due memorandum: con Croazia e Liechtenstein. La nuova dirigenza di Banca Centrale dovrà centrare l’obiettivo di firmare il memorandum con Banca d’Italia”.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs: “Il G20 del 2009 è stato spartiacque per il contrasto ai fenomeni legati al riciclaggio e antiterrorismo. Noi abbiamo iniziato questo percorso dal 2006, dall’inserimento nella black list del Moneyvall, quando è iniziato un forte lavoro legislativo per entrare nella white list. Questo percorso di trasparenza ci ha fatto poi entrare nella lista dei Paesi virtuosi e nella white list fiscale italiana. Fino ad aderire allo standard globale basato sullo scambio automatico delle informazioni fiscali, il Crs, Common reporting standard, approvato dall’Ocse. In quest’ottica dovremo farci trovare pronti. L’auspicio è fare in modo da farci trovare pronti nelle scadenze previste dai protocolli e fare in modo che le nostre banche possano dialogare con il Clo e scambiare le informazioni necessarie”.

Ivan Foschi, Su: “Il riferimento è stato consegnato al termine della lettura del segretario e questo ci ha creato difficoltà, ci accingiamo al dibattito sulla base di quanto ascoltato poco fa e mi scuso se non potrò essere preciso, ma questo modo di procedere va rimarcato perché non completamente rispettoso nei confronto dei consiglieri. Il riferimento fa una lista degli impegni presi e delle scadenze. E’ un dibattito aperto da tempo e ci fa riflettere sulla necessità di implementare gli accordi, spesso imposti. Tutti sanno quali sono stati i danni del non aver abbandonato la black list per tempo, è stata una decisione scellerata quella di aver giocato in trincea, a difesa degli interessi di una parte del sistema bancario sammarinese che nel 2010 non voleva affrontare l’inevitabile. Oggi nel 2015 stiamo a discutere di una road map nelle vesti di early adopters. Vedremo strada facendo se c’è la necessaria convinzione. C’è un sistema che cambia e il segretario ricorda nella relazione che lo scambio automatico delle informazioni è una risorsa per il nostro Clo, per San Marino. Se vogliamo un sistema di accertamento fiscale efficace, dobbiamo infatti avere la possibilità di accertare i redditi esteri dei sammarinesi, se no abbiamo una riforma fiscale monca. La convenienza non è degli altri che ‘ci impongono le regole’ ma in primo luogo nostra”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Vedo con amarezza che chi si è iscritto all’elenco di interventi, su 41 iscritti, molti si siano ritirati su un tema fondamentale quale lo scambio di informazioni finanziarie. E dispiace molto l’assenza completa di figure apicali che abbiano saputo palesare numeri che ancora mancano. Ovvero quelli di somme ingenti che usciranno dagli istituti bancari per la voluntary disclosure. Quindi il fatto che la relazione non è stata consegnata immediatamente all’apertura del comma: lei segretario ha letto una relazione male ed era difficile capirla. Certamente è una svolta epocale a San Marino. Nel mentre dell’entrata in vigore dello scambio di informazioni, temo che somme depositate a San Marino possano essere reinvestite all’interno del sistema sammarinese e potrebbe accadere nell’intermezzo 2015-2017. Che a San Marino possano essere presenti somme occultate è un problema. E’ comunque una discussione monca, senza alcuna nozione precisa, mancano i numeri”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Ricordo i toni trionfalistici di quando San Marino ha posto la firma per arrivare nel 2017 allo scambio di informazioni. Si rimarca come si tratti di una situazione storica. Eppure il comma ha visto dimezzata la sua importanza, ma ha il suo peso. Credo sia poco dignitoso che per finire i lavori consiliari questa sera ci si ritiri tutti al dibattito.

Siamo fra i 50 Stati che da subito partiranno con la trasparenza finanziaria ed è un elemento di grande peso che può permettere al nostro Paese di ottenere un’autorevolezza che, quando si tentava in ogni modo di cancellare il segreto bancario, non si poteva avere.

C’è poi un elemento sulla tassazione Ecofin non sottolineato. Fino ad oggi eravamo costretti a ritrasmettere fuori confine un 35% sugli interessi dei conti correnti degli stranieri, ora non più e questo aiuta. Mi auguro che la volontà di non starsene zitti in un tema così centrale non voglia essere usata in modo ipocrita dalla maggioranza come accusa di ostruzionismo”.

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