Consenso unanime a trasformazione in borsellino elettronico.
Plauso per il tema proposto circa le due istanze d’Arengo sulla Smac Card, promosse dai cittadini e dagli Artigiani di UNAS, Unione Nazionale Artigiani Sammarinesi.
Nel corso della sessione consiliare di Giugno, conclusa ieri, il Consiglio Grande e Generale ha infatti esaminato l’istanza n. 3, per posticipare la comunicazione telematica dei ricavi certificati da fattura commerciale e l’istanza n. 4, per l’estensione della Smac ad effettivo borsellino elettronico, entrambe approvate nei mesi scorsi dall’Assemblea di UNAS prima di essere presentate alla Reggenza.
La prima istanza è stata considerata superata, perché nel frattempo è stata – di fatto – già colta la problematica degli operatori “fuori sede” con la circolare emessa lo scorso maggio dall’ufficio Tributario che posticipa di 48 ore la registrazione dei ricavi certificati con apposito bollettario.
La seconda istanza invece è stata approvata dall’Aula all’unanimità per confermare la volontà di potenziare ed estendere le funzioni della Smac a quelle di uno strumento di pagamento vero e proprio. L’auspicio dell’Associazione è che l’accoglimento dell’istanza d’Arengo acceleri il processo in atto, portando all’attivazione – quanto prima – di servizi di home banking e consentendo il pagamento con Smac anche negli esercenti privi di scontistica.
Di fatto, una limitata diffusione con scontistica e la trasformazione a strumento fiscale, spiega UNAS, aveva messo in secondo piano l’ambizione originaria di fare della Smac un borsellino elettronico per i pagamenti, finalizzato ad incentivare i consumi interni, oggi più che mai necessario quale strumento che trova riscontro positivo del semplificare la certificazione, in virtù della possibilità di concentrare in una sola operazione il pagamento e la certificazione SMaC.
L’aver reso non più necessario l’accoglimento dell’istanza n.3 e il consenso unanime espresso nei confronti dell’istanza n.4 “sono la dimostrazione- commentano da UNAS- che il dialogo, le idee e il ricorso a strumenti di democrazia diretta, quali le istanze d’Arengo, si possono portare soluzioni per migliorare l’uso della Smac card e renderla uno strumento più compatibile alle necessità quotidiane di operatori e cittadini”.