Home NotizieSan Marino Rappresentatività, UNAS: “Contano i numeri”

Rappresentatività, UNAS: “Contano i numeri”

da Redazione

“Sì a criteri più rigorosi per la validità dei contratti erga omnes”.

 

“La rappresentatività non si compra, non si improvvisa, si fa con chi ha i numeri”, ne è convinta UNAS, Unione Nazionale Artigiani Sammarinesi, intervenendo nel dibattito in corso sulla proposta normativa in tema di contrattazione collettiva che la segreteria di Stato per il Lavoro ha avviato al confronto con sindacati e associazioni di categoria.

I rappresentanti degli artigiani del Titano hanno già avuto un primo incontro sulla bozza di legge e al momento l’Associazione sta formalizzando le osservazioni da presentare in questa fase di pre-confronto sul testo con tutti gli attori coinvolti.

UNAS plaude a chi sta affrontando la necessità di normare una materia così complessa che la politica ha da troppo tempo rinviato: “Sicuramente è un provvedimento importante- osserva il Segretario Generale di UNAS, Pio Ugolini- e va dato merito a chi sta provando a mettere ordine dove c’è confusione e difficoltà interpretativa delle norme”.

L’opacità della materia è infatti tale che ad oggi “si corre il rischio- prosegue Ugolini- che possa valere un contratto di categoria siglato da chi non è affatto rappresentativo di quella stessa categoria”. Eppure, la rappresentatività si fa solo con i numeri, puntualizza Ugolini. “La stessa legge del ’61- osserva- istituisce già i principi basilari che qualificano la realtà datoriale, tra cui il raggiungimento di una determinata soglia di iscritti in un particolare settore”.

Con gli anni il contesto e il numero degli attori del mondo del lavoro si sono ampliati, malgrado ciò non si è mai intervenuti a livello normativo per fissare i dovuti paletti. La questione è in stallo da anni, si attende una risoluzione dal 2008 e nel 2012 in Consiglio grande e generale è stata persino riconosciuta la necessità di intervenire sulla materia attraverso più ordini del giorno.

Rispetto alla bozza di legge presentata dalla segreteria di Stato, UNAS si dice favorevole a facilitare il riconoscimento giuridico delle associazioni di categoria, nell’intento di non escludere nessuno, ma anche ad attribuire in modo più rigoroso la facoltà di essere rappresentative, a livello settoriale, nelle trattative per i contratti con valenza erga omnes. “E’ necessario cambi l’approccio della contrattazione collettiva- ribadisce il portavoce di UNAS- chi non ha i numeri per rappresentare un settore non può fare salti in avanti per battere tutti sul tempo e depositare per primo un contratto”. Anche perché a tutti dovrebbe essere chiaro che “se il contratto non ha una base rappresentativa- conclude- non può avere validità”.

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