La grande attrice italiana ha letto poesie e brani di prosa contenuti nell’ultimo libro di Stefano Cavina, presentato al pubblico giovedì sera.
SAN MARINO – La poesia, come la musica, è balsamo per l’anima. E Laura Lattuada, con la sua magistrale interpretazione, ha donato al pubblico di Villa Manzoni un’emozione senza pari. Da Saffo a Percy Shelley, passando per Alda Merini, Leopardi, Garcia Lorca, Charles Baudelaire, fino alla “Rapsodia di una notte di vento” di Thomas Stearn Elliot, ha raccontato la luna dei poeti e i sentimenti senza tempo che hanno attraversato tutta l’umanità, riscuotendo applausi a scena aperta.
Un’occasione speciale, giovedì sera, promossa dall’Ente Cassa di Faetano – fondazione Banca di San Marino a Villa Manzoni, in cui Laura Lattuada ha fatto da madrina all’ultimo libro di Stefano Cavina, intitolato appunto: “Sorella Luna”. Il volume tratta di un vero e proprio viaggio nei rapporti che gli uomini hanno avuto nei secoli con il satellite terrestre, fatto di conoscenze empiriche, di credenze, superstizioni, visioni, fino all’approccio scientifico dell’era moderna.