Il 4 settembre si parla di giornalisti inviati in aree di crisi o semplicemente osservatori sparsi per il mondo, attenti alle svolte cruciali dell’epoca che ci appartiene. Sempre e comunque, cercatori di verità.
SAN MARINO – Giovedì 4 settembre 2014 la Repubblica di San Marino e il XX Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi, insieme per un omaggio ai testimoni del nostro tempo: giornalisti inviati in aree di crisi o semplicemente osservatori sparsi per il mondo, attenti alle svolte cruciali dell’epoca che ci appartiene. Sempre e comunque, cercatori di verità.
A 20 anni dall’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia, il Titano – in sinergia con il prestigioso Premio giornalistico televisivo – celebra il potere narrante della fotografia ospitando, per un intero mese, una mostra dedicata ad Andy Rocchelli, il giovane fotoreporter italiano ucciso nel maggio scorso in Ucraina. La guerra, in 20 scatti, attraverso lo sguardo su Kiev e Sloviansk, città simbolo del conflitto.
Evento intorno al quale ruota una serie di iniziative che si terranno a San Marino Città.
Si comincia al Centro Congressi Kursaal, alle ore 11.30, con una tavola rotonda, introduttiva alla mostra, dedicata agli inviati: un focus sul mestiere di raccontare la realtà.
Ospiti:
Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato Istruzione e Cultura;
Iro Belluzzi, Segretario di Stato Lavoro e Informazione;
Antonella Mularoni, Segretario di Stato Territorio e Telecomunicazioni;
Mariangela Gritta Grainer, Presidente Associazione Ilaria Alpi;
Alessandro Rocca, Associazione Ilaria Alpi;
Alessandro Sala, Comitato Cesura;
Dario Gattafoni, Presidente Ordine dei Giornalisti delle Marche;
Giancarlo Dotto, giornalista e inviato;
Stefano Belardini, giornalista e telecineoperatore inviato del Tg1;
Modera il Direttore Generale della San Marino RTV, Carlo Romeo.
Alle ore 13.00, ci si sposta a Palazzo Graziani (antica dimora su Piazzale Lo Stradone recentemente restaurata) proprio per l’inaugurazione della mostra “UKRAINA REVOLUTION”, con le immagini di Andy Rocchelli. Allestimento curato da Associazione Ilaria Alpi e Comitato Cesura. Presenti i genitori del fotoreporter piacentino colpito da un proiettile di mortaio sul fronte caldo di Sloviansk, nel pieno della strisciante guerra civile ucraina.
La mostra resterà aperta dal 4 settembre al 4 ottobre 2014.
Nel pomeriggio si torna al Centro Congressi Kursaal per un interessante momento di formazione.
Dalle ore 15.00 alle ore 19.00, workshop “Il giornalismo nell’epoca della condivisione”, sulle tecniche di ripresa e l’utilizzo dell’immagine fotografica in ambito giornalistico ed editoriale. Attraverso la proiezione di immagini emblematiche utilizzate come esempi, si affronteranno gli argomenti connessi al fotogiornalismo nell’epoca della condivisione.
Relatori: Marco Capovilla, Leonardo Brogioni e Marco Vacca.
TEMI:
• le nuove prospettive tecnico-linguistiche connesse con l’avvento del digitale;
• Citizen Journalism (giornalismo dal basso) e User Generated Content (contenuti prodotti dagli utenti);
• l’importanza dello storytelling, della narrazione;
• il ritorno alle fotografie in alta definizione;
• la crisi del diritto d’autore nell’epoca della condivisione;
• fotogiornalisti, giornalisti e stringer uccisi sul campo;
• la componente economica.
Una iniziativa promossa dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche, in collaborazione con il Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi. Previsto il rilascio di crediti formativi e attestato di frequenza.
Iscrizioni: inviare email a info@odg.marche.it allegando il versamento di 10 euro (IBAN 94G0605502600000000022712).
Segreteria Ordine dei Giornalisti delle Marche, tel. 071 – 57237.
La giornata si prefigura, dunque, come alto momento di riflessione, con il pieno sostegno del Governo:
“Giornalisti e reporter che mettono in gioco la propria vita sono i moderni testimoni della storia. A loro dobbiamo rispetto e riconoscenza. Attraverso il loro lavoro – ricorda il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Giuseppe Maria Morganti – si comprendono i reali motivi dei conflitti e si viene informati delle reali condizioni provocate dalla violenza. Un lavoro che agisce sulla coscienza e fa crescere la consapevolezza dell’inutilità, sempre e comunque, della guerra. Il Premio giornalistico Ilaria Alpi rappresenta una meravigliosa modalità per far crescere e formare nuovi professionisti anch’essi contaminati dalla patologia della verità. Anche quando questa la si paga a caro prezzo. Risulta naturale per il libero Stato di San Marino entrare in partenariato con gli organizzatori di un premio così prestigioso”.
“Si riconosce in modo assoluto l’alto valore sociale e civile, di chi ogni giorno leggendo i fatti e gli accadimenti quotidiani è impegnato nella ricerca della verità – concorda il Segretario di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e l’Informazione, Iro Belluzzi – nella volontà di diffondere e rendere consapevoli le persone su ciò che avviene nella nostra realtà ed in contesti che rimarrebbero completamente sconosciuti. Nella consapevolezza di quanto detto è implicito il riconoscimento dell’alto valore di chi svolge la propria attività di giornalista con passione e ricerca della verità. E’ tale la riconoscenza ai professionisti del settore che si è cercato in tutti i modi di costruire anche a San Marino un progetto di legge legato al giornalismo ed all’editoria, che permetta a chi ha scelto di svolgere tale professione di poterlo fare nelle garanzie di espressione di opinione e di assoluta libertà, sempre nel rispetto dell’etica professionale. La scelta del Governo di partecipare già per la seconda volta al Premio Ilaria Alpi, è la riconferma della volontà di dare al giornalismo d’inchiesta un peso ed un valore che dovrà essere riconfermato anche attraverso percorsi formativi con l’ausilio dell’Università Sammarinese. Mi sembra dovuto rivolgere un ricordo a tutti i professionisti dell’informazione che in un contesto di recrudescenza di conflitti che sembrano non aver fine, hanno sacrificato le loro giovani vite per dare una voce a chi non sarebbe stato in grado di farlo”.
“Il prestigioso Premio intitolato a Ilaria Alpi – osserva il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente e le Telecomunicazioni, Antonella Mularoni – è oggi divenuto simbolo di legalità, giustizia e trasparenza: tematiche di grandissima attualità anche nel nostro Paese e oggetto di importanti impegni che San Marino si è assunta, in modo particolare in questi ultimi anni, per un suo riposizionamento internazionale. In questo contesto, anche nella nostra piccola Repubblica, è indiscusso l’importante ruolo dei mezzi di comunicazione, la Televisione di Stato in primis, nel mantenere alta l’attenzione su tematiche tanto delicate. Proprio in virtù di una tradizionale neutralità “attiva”, San Marino e la Televisione di Stato volgono lo sguardo ben al di là dei ridotti confini nazionali, nella consapevolezza che dare visibilità al lavoro svolto, con grande coraggio, da tanti giornalisti e fotoreporter, come Andy Rocchelli, significa accrescere la consapevolezza e la partecipazione di tutti per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei singoli e dei popoli”.
Una iniziativa di: Segreteria di Stato Istruzione e Cultura; Segreteria di Stato Lavoro, Cooperazione e Informazione; Segreteria di Stato Territorio e Ambiente e Telecomunicazioni; Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi; Centro di ricerca sull’emigrazione – Museo dell’Emigrante (Università degli studi di San Marino); Comitato Cesura; Ordine dei Giornalisti delle Marche; Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino.
Media partner: San Marino RTV.