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“Sviluppo e lavoro adesso”, continua la mobilitazione per smuovere il Governo

da Redazione

L’Attivo dei delegati CSU rilancia la mobilitazione, che prevede già per i prossimi giorni nuove iniziative, e chiede risposte urgenti al Governo su tutti i temi sollevati: occupazione e sviluppo per fermare la dilagante disoccupazione, investimenti per il lavoro, lotta al lavoro nero, legalità e trasparenza, tutela dello stato sociale, certezze sui conti pubblici. L’Attivo denuncia in primo luogo la pressoché totale indisponibilità del Congresso di Stato al confronto sulle gravi problematiche su cui la CSU ha posto l’attenzione con queste manifestazioni pubbliche. In tal senso la mobilitazione ha anche la scopo di rivendicare il rispetto – da parte del Governo e della politica – del ruolo propositivo e negoziale del sindacato, che deve essere posto nelle condizioni di partecipare democraticamente alla scelte per contribuire a superare la difficilissima crisi che ha investito San Marino.

Positiva è stata la valutazione delle iniziative fin qui svolte, iniziate con il sit-in “Fermiamo la disoccupazione adesso”, con cui CSdL e CDLS hanno chiesto al Congresso di Stato di mettere in campo una vera e propria terapia d’urto contro la disoccupazione, indicando quale obiettivo possibile a breve termine la creazione di almeno quattrocento posti di lavoro entro il 2014. Ciò principalmente attraverso due strade: realizzare una mappa dei bisogni formativi delle imprese individuando le figure professionali vicine al pensionamento, in modo da avviare progetti di formazione mirati per i disoccupati, per metterli in grado di sostituire tali figure professionali; una lotta serrata al lavoro nero e irregolare, trasformando i posti di lavoro occupati da lavoratori in nero in posizioni lavorative stabili e regolari. Inoltre, la CSU ribadisce la richiesta di superare una serie di distorsioni sul fronte normativo, ad iniziare dalla sospensione della chiamata nominativa diretta introdotta nel 2011 dal Decreto Mussoni, che penalizza pesantemente le persone socialmente più deboli, per ripristinare la chiamata numerica.

Sul fronte degli investimenti per l’occupazione e lo sviluppo, la CSU rilancia l’assoluta esigenza che le banche mettano a disposizione delle aziende produttive il credito necessario. Credito che, invece, nella quasi totalità dei casi viene negato dalle banche sammarinesi, anche quando viene chiesto da imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo. In tal senso, la CSU chiede di adottare una norma che stabilisca l’impegno per le banche di destinare una quota delle somme depositate a San Marino, quale credito alle aziende per creare nuovi posti di lavoro e tutelare quelli esistenti.

Con il sit-in su “Legalità e Trasparenza adesso!” i Direttivi di CSdL e CDLS hanno manifestato davanti al Tribunale per sollecitare l’Esecutivo e la Magistratura ad assumere ogni provvedimento legislativo ed ogni iniziativa necessaria per combattere a tutti i livelli ogni infiltrazione malavitosa e la corruzione, ampiamente presenti nel nostro paese, come dimostrano le numerose vicende giudiziarie che hanno investito San Marino, tra cui il Conto Mazzini, in cui sono coinvolti personaggi politici sammarinesi in vicende di malaffare. L’obiettivo deve essere quello di scoprire e arrestare i criminali e insieme scoperchiare la rete dei complici e dei conniventi a qualsiasi livello, compreso quello politico, all’interno di San Marino.

Legalità e trasparenza rappresentano anche un elemento forte di competitività e di attrattiva per gli investimenti. Dobbiamo dare la garanzia che investire a San Marino significa avere certezza del diritto, di una giustizia efficiente e rapida in caso di controversie, e che i capitali puliti non vadano a contaminarsi con altri di provenienza malavitosa. Le prossime iniziative in cantiere, sono: il sit-in dei direttivi di CSdL e CDLS in programma giovedì 15 maggio davanti all’ospedale dei Stato sui temi della tutela della sanità e dello stato sociale; il sit-in in Piazza della Libertà, in calendario il prossimo 28 maggio, con al centro la situazione dei conti pubblici e il bilancio dello Stato. Al termine di questa prima fase di mobilitazione, la CSU intende coinvolgere direttamente tutto il movimento sindacale, con la convocazione di assemblee con tutti i lavoratori e pensionati.

 

c.s. Ufficio Stampa CSU

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