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Banca Centrale della Repubblica di San Marino: i risultati del bilancio 2013

da Redazione

Il patrimonio della Banca è giunto a superare gli 81 milioni di euro, l’utile di esercizio è stato pari a circa 290 mila euro.

 

SAN MARINO – Oltre a commentare brevemente i risultati del Bilancio del 2013 della Banca Centrale, approvato quest’oggi dall’Assemblea dei Soci, il Presidente Renato Clarizia ha illustrato brevemente gli importanti obiettivi raggiunti dalla Banca negli ultimi mesi, “posto che ai non addetti ai lavori non sempre sono note l’operatività, le competenze e gli ambiti di intervento della Banca Centrale, che sono molteplici e di importante rilevanza per la Repubblica e l’intera collettività. Una parte dell’attività di Banca Centrale, forse la meno nota al pubblico, è peraltro rappresentata dalla consulenza prestata in via pressoché continuativa a favore di altri soggetti istituzionali o Enti sammarinesi, e presumibilmente determina un significativo risparmio di costi per la Pubblica Amministrazione e la cittadinanza”.

 

Il Bilancio

 

L’Assemblea dei Soci ha appena approvato il Bilancio di Esercizio del 2013. La Banca Centrale, al pari di ogni altra organizzazione privata e pubblica, ha esigenze di equilibrio economico e di liquidità; in particolare, per la Banca Centrale, una Istituzione che deve operare con margini di indipendenza precisamente definiti dalla legge, come tra l’altro previsto a livello internazionale per le autorità di vigilanza, l’autonomia finanziaria è uno degli aspetti imprescindibili per garantirne la sua stessa indipendenza. Per questo motivo, vi sono specifiche previsioni direttamente stabilite nello Statuto, che è legge dello Stato. Ovviamente tale indipendenza si coniuga con il principio di accountability della Banca nei confronti delle Istituzioni sammarinesi.

Con riferimento al Bilancio, alcuni dati di sintesi:

Il totale di Bilancio è salito da 360 a circa 445 milioni, il patrimonio della Banca è giunto a superare gli 81 milioni di euro, l’utile di esercizio è stato pari a circa 290 mila euro.

Le spese amministrative, per le quali è stato avviato un processo interno di revisione, hanno già iniziato a ridursi, passando da circa 11 milioni a 10,7 milioni. Fra queste spese, i costi per il personale sono rimasti pressoché immutati a 7,3 milioni. Nei valori, sono compresi i costi della Agenzia di Informazione Finanziaria, pari a circa 1,5 milioni di euro per l’anno passato.

Il budget di spese dell’AIF viene determinato dalla AIF stessa e, dopo un parere del Consiglio Direttivo peraltro non vincolante, viene approvato dal Comitato per il Credito ed il Risparmio.

Il personale della Banca Centrale è rimasto stabile a 95 dipendenti, di cui 14 persone prestano servizio presso l’AIF. Le risorse effettivamente presenti, tenendo conto della varie assenze di lungo periodo, sono state in media circa 90 nel 2013.

La riduzione della redditività rispetto all’anno scorso è dovuta a vari fattori, e innanzi tutto va ricordato come la Banca finanzia la propria operatività:

 

– una prima componente deriva dal margine che la Banca ottiene fra gli interessi pagati sui fondi che raccoglie e il rendimento dei suoi investimenti. A causa dell’attuale livello dei tassi di interesse, e dei criteri di bassa rischiosità che la Banca segue negli investimenti, tale margine si è fortemente ridotto;

 

– una seconda quota è legata al rimborso, da parte dei soggetti vigilati, degli oneri sostenuti per l’attività di vigilanza. Sino ad ora, considerata anche la difficile fase economica che colpisce anche il settore finanziario, la Banca ha ritenuto di chiedere un rimborso solo parziale di questi oneri. Per il 2013 si è chiesta la refusione del 53% degli oneri effettivamente sostenuti dalla Banca nello svolgimento di tale e imprescindibile funzione per San Marino;

 

– la terza componente deriva dalla remunerazione ricevuta per i servizi resi alla PA, cioè i servizi che sono previsti nello Statuto, assegnati da altre leggi o forniti a seguito di ulteriori richieste della PA; tali servizi sono costantemente in crescita. Circa questa remunerazione, alla luce delle esigenze di spending review della PA, la Banca e il Congresso di Stato hanno convenuto una riduzione annuale di tale importo di un milione di euro (da 3,8 a 2,8 milioni, cioè oltre il 26%).

 

La Banca, da tempo, è impegnata in un’opera di razionalizzazione e contenimento dei costi, ma è evidente che, per continuare ad offrire servizi adeguati alle funzioni assegnate, tali interventi vadano attuati con gradualità e attenzione.

La riduzione della redditività rispetto al passato, oltre a indurre il Consiglio Direttivo a proseguire nella ricerca di maggiore efficienza e nel contenimento delle spese, impone riflessioni sulle modalità per garantire l’indipendenza economica che gli standard internazionali richiedono per le banche centrali.

 

La Fondazione e il suo rilancio

 

La Banca Centrale si è attivata per agevolare il rafforzamento del ruolo della Fondazione.

La Banca intende confermare il ruolo centrale della Fondazione, all’interno della Repubblica, per la valorizzazione del capitale umano sammarinese e la formazione in ambito finanziario, economico, giuridico e delle relazioni internazionali.

La Fondazione, grazie anche alla recente assunzione in pianta stabile di una figura professionale con grande esperienza, è stata rafforzata nella sua struttura, e sono certo che in tempi brevi verrà definito un piano di attività di breve e medio termine.

Non intendo partecipare informazioni di dettaglio sulla attività della Fondazione che, giuridicamente e sostanzialmente, è un ente indipendente dalla Banca e si esprimerà tramite i suoi Organi (qui peraltro abbiamo il Dott. Giannini che, oltre a Direttore Generale della Banca, è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione e ne è il Vice Presidente), però credo di poter affermare che saranno realizzate varie iniziative formative destinate non solo alle banche e ad altri soggetti vigilati, ma anche a professionisti. Si intende offrire formazione di eccellenza sia al sistema sammarinese sia a soggetti italiani, anche tramite una collaborazione con l’Università che è in corso di definizione.

 

L’adesione di San Marino a SEPA

 

Banca Centrale è intervenuta con le Autorità europee (Commissione Europea ed Eurosistema), l’European Payments Council (EPC), le infrastrutture di mercato e le banche al fine di consentire l’adesione di tutte le banche sammarinesi alla SEPA, in previsione della prevista End Date di SEPA.

La Banca ha emanato il Regolamento 2013-05 in materia di ingresso nell’area unica dei pagamenti in euro e ha guidato le banche nel percorso di migrazione, organizzando incontri a livello sistemico ai quali hanno partecipato tutte le banche, le infrastrutture di mercato, le società fornitrici di procedure informatiche.

A fronte delle istanze presentate da Banca Centrale, il 12 dicembre 2013 l’assemblea plenaria dell’EPC ha deliberato l’adesione della Repubblica di San Marino alla SEPA, inserendo la stessa nella lista dei paesi che aderisco a SEPA, al pari dei paesi della UE e dello SEE.

Banca Centrale ha assistito le singole banche nel processo di adesione a SEPA assumendo il ruolo di Agent, quale soggetto centralizzatore per tutte le istruttorie verso l’EPC.

Dal 1° febbraio 2014 tutte le banche del paese hanno aderito a SEPA e hanno contemporaneamente completato la migrazione all’Area unica dei pagamenti in euro.

 

La comunicazione della Banca Centrale

 

La Banca sta procedendo a una modifica delle proprie strategie comunicative: in passato, gli aspetti di comunicazione non erano stati considerati fra le priorità più alte. La motivazione principale risiedeva nelle numerose altre urgenze che dovevano essere affrontate, e a un contesto generale diverso da quello attuale.

Ora, nonostante siano ancora numerose le priorità operative e progettuali da affrontare, si è ritenuto che una strategia comunicativa non sufficientemente efficace non abbia consentito, a tutti i cittadini, di conoscere correttamente la centralità del ruolo della Banca, le numerose funzioni svolte, l’importanza dei servizi che essa rende, direttamente o indirettamente, alla popolazione.

Per questo si cercherà, con varie iniziative, di far apprezzare quello che la Banca realizza, o permette ad altre Istituzioni di realizzare, anche se non posso nascondervi che, per insuperabili ragioni di segreto d’ufficio previsto per legge, la comunicazione delle nostre attività non potrà essere integrale, e questo è un “handicap” comunicativo che purtroppo non potremo mai superare.

Questa nuova attività comunicativa sarà portata avanti cercando di utilizzare risorse interne e auspicando di rafforzare la fiducia delle testate giornalistiche e la loro collaborazione.

 

ALCUNI RISULTATI CONSEGUITI DA GENNAIO 2013

 

Emanazione del regolamento in materia di promozione finanziaria

Registro dei Soggetti Autorizzati: ampliamento dei dati pubblicati

Normativa in materia di tassi soglia antiusura

Gestione accentrata contante e recepimento normative comunitarie in materia

Sottoscrizione accordo con Liechtenstein

Partecipazione della Banca Centrale allo IAIS (International Association of Insurance Supervisors) e sottoscrizione del MMOU (memorandum multilaterale di intesa) con le Autorità di vigilanza estere in materia assicurativa

Analisi del processo di integrazione europea

Collaborazione con FONDISS

Agente dello stato per emissione titoli del debito pubblico

Consulenza tecnica per la revisione dell’accordo Ecofin e in altri negoziati internazionali

Consulenza in materia di imposta sui contratti assicurativi – ramo danni

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