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San Marino, PSD: black list, Unione europea e attuazione della spending review

da Redazione

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha riunito lunedì 24 febbraio la propria Direzione presso la nuova sede di Murata.

 

Uscita dalla black list


In apertura del dibattito è stata espressa soddisfazione per la recente uscita della Repubblica di San Marino dalla black list italiana. Questo importante risultato rappresenta, per il nostro Paese,la possibilità di dare nuovo impulso ad una politica di sviluppo economico che, fino ad oggi, era frenata dal vincolo di essere inseriti all’interno della lista dei Paesi non collaborativi sul piano fiscale. In questo senso, il PSD, ritiene che per quanto riguarda i temi dello sviluppo sia necessaria una “cabina di regia” per non rischiare di affrontare in modo disarticolato l’intera materia; non possiamo permetterci di sbagliare durante il percorso o di essere troppo lenti, perché l’economia corre e non aspetta.

Riconosciamo che il raggiungimento dell’obiettivo dell’uscita dalla black list è frutto di un percorso lungo il quale l’intero Paese ha avuto un ruolo. Ciò non significa che non sia stato determinante il percorso fatto dai rappresentanti politici che in questi ultimi sei anni hanno avuto responsabilità di Governo.

Il PSD all’interno di questo percorso ha svolto un ruolo di grande valore e non siamo noi a riconoscerlo, ma lo stesso Governo italiano, quando ricorda quali siano gli elementi determinanti ai fini della decisione e partendo da lontano, come è avvenuto sulla politica della trasparenza con l’approvazione della Legge sullo scambio automatico di informazioni e l’adeguamento del nostro Paese agli standard internazionali in questo ambito, fino ad arrivare alla riforma fiscale, il PSD è stato protagonista fin da quando ricopriva il ruolo di opposizione.

La politica migliore è quella che sa immaginare il futuro, non quella che si aggrappa al passato. Ancora una volta il PSD aveva ragione e ha dimostrato, nei fatti, la validità della propria capacità di elaborazione progettuale, lucida e di oggettiva lungimiranza politica.

 

Negoziato con l’Unione Europea


La nostra visione sull’ Unione Europea ci caratterizza da anni, fa parte di un patrimonio politico che il PSD rivendica con orgoglio. Gli accordi che ci stiamo preparando a trattare con l’UE saranno la base per lo sviluppo economico e culturale del futuro. Il confronto con le forze politiche che hanno votato in Consiglio l’OdG e soprattutto con l’intero Paese (associazioni di categoria, sindacati, sistema economico e finanziario…) sui temi della negoziazione per il PSD è aperto da tempo. L’Europa è una scelta di crescita, di integrazione nella comunità internazionale e di sovranità.

 

Attuazione della Spending, Review


Per quanto riguarda la spending review il PSD rigetta le accuse di ritardi nell’applicazione da parte delle sue Segreterie di Stato, le polemiche e i contrasti in campo fiscale e dell’Istruzione sono una prova dell’impegno profuso in questo ambito; auspica che tutto il Governo allo stesso modo metta in campo i provvedimenti rispetto al risparmio sulla spesa pubblica; non possiamo arrivare a giugno senza che siano stati fatti gli interventi strutturali previsti sulla pubblica amministrazione, per aggiornarla e darle la dinamicità che solo un alleggerimento della burocrazia può garantire.

 

Dimissioni del Consigliere Mirko Tomassoni


Il Partito ha preso atto con grande rammarico delle irrevocabili dimissioni di Mirko Tomassoni dalla carica di Consigliere. Mirko è una risorsa fondamentale per il PSD, per quanto riguarda la capacità di elaborazione progettuale e soprattutto per le sue altissime doti umane. La Direzione rigetta, quindi, le sue dimissioni dalle cariche del partito e auspica il suo rientro al più presto.

Il PSD si congratula con il neo- Consigliere Michele Muratori e augura a lui una proficua e formativa attività politica, sempre volta al bene del Paese.

Infine, la Direzione ha sottolineato la necessità di ampliare l’orizzonte riformista del Paese con iniziative e confronti con le forze politiche disponibili al fine di individuare obiettivi e contenuti da rinsaldare attraverso percorsi condivisi.

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