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Rimini, gas: accolta l’offerta di Sgr Reti s.p.a. per l’acquisto delle azioni di “Servizi città”

da Redazione

Nei giorni scorsi Rimini Holding ha accolto l’offerta economica presentata da Sgr Reti s.p.a. per l’acquisto della partecipazione societaria che Rimini Holding detiene in “Servizi Città s.p.a.”, società che attualmente è sia proprietaria dell’impianto di distribuzione del gas nel Comune di Rimini, sia gestore del servizio. L’offerta economica presentata da Sgr Reti – unica società ad aver partecipato alla gara – è stata di 8 milioni e mille euro, da pagare integralmente alla stipula del contratto di compravendita della partecipazione.

Nei prossimi giorni Rimini Holding effettuerà le consuete verifiche di legge circa il possesso dei requisiti di gara autodichiarati e, in caso di esito positivo, SGR Reti s.p.a. diverrà “aggiudicatario potenziale” della procedura. A questo punto, come previsto dal bando di gara, Rimini Holding offrirà la partecipazione societaria in prelazione al socio privato di Servizi Città s.p.a. (Gruppo SGR s.p.a.), alle stesse condizioni proposte da SGR Reti. Se Gruppo SGR eserciterà la prelazione, la gara non verrà aggiudicata e la partecipazione sarà venduta a tale soggetto. In caso contrario, invece, la gara sarà definitivamente aggiudicata ad SGR Reti.

Con questa operazione l’Amministrazione Comunale anticipa un obbligo di legge (inserito nel cosiddetto “decreto Letta”), che nella realtà riminese, impone la vendita della proprietà dell’impianto al soggetto che vincerà la gara d’ambito per la gestione del servizio, in programma per la fine del 2015 e che sarà indetta dal Comune di Rimini quale Comune capofila e che riguarderà l’intero ambito territoriale minimo (45 comuni delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino).

La dismissione della proprietà dell’impianto è dunque una scelta obbligata, che il Comune di Rimini ha trasformato in un’opportunità: la decisione di anticipare la vendita nasce dalla volontà di avere a disposizione in tempi più stretti risorse economiche importanti che saranno destinate alla realizzazione di investimenti strategici per la città, in primis il “Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato”.

Per non correre il rischio di “svendere” un bene del Comune, l’acquirente sarà chiamato a pagare un conguaglio a Rimini Holding se, in occasione della gara per la gestione del servizio, il valore dell’impianto di distribuzione del gas risultasse superiore al prezzo di vendita attuale (8 milioni e mille euro). In questo modo si tutelerà il valore delle reti del gas, senza contraccolpi per le casse dell’Amministrazione Comunale.

Una volta privatizzata, Servizi Città s.p.a. continuerà a gestire il servizio di distribuzione del gas fino a quando non subentrerà il nuovo gestore. Fino a quella data, Servizi Città continuerà a pagare all’Amministrazione Comunale il canone di concessione del servizio di distribuzione del gas a Rimini previsto dal “contratto di servizio”, pari a circa 3,5 milioni di euro all’anno. Dopo il 2015, per effetto delle norme del settore del gas, il nuovo canone che spetterà al Comune per la sola concessione del servizio sarà intorno ai 240 mila euro annui (canone che sarebbe del medesimo importo anche nel caso, puramente ipotetico, in cui il Comune non vendesse la partecipazione societaria in Servizi Città).

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