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Lo Sportello Consumatori denuncia: Carburanti e telefonia, è tutto fermo

da Redazione

SAN MARINO – Sono caduti nel vuoto gli appelli dell’Associazione Sportello Consumatori al Governo ad intervenire a tutela dei cittadini nei settori dei carburanti e della telefonia.

Circa i carburanti, che continuano a subire rincari vertiginosi e incontrollati, l’unica azione a cui si è assistito è stata la pubblicazione sulla stampa dei prezzi praticati dai diversi distributori (non certo su impulso del Governo); fatto questo che ha rappresentato un atto di trasparenza e ha contribuito alla possibilità di scelta dei cittadini, con l’auspicio che ciò possa innescare un meccanismo di abbassamento dei prezzi.

Dunque, le uniche iniziative sono venute dalla società civile, mentre il Governo continua a fare da semplice spettatore, del tutto indifferente ai problemi dei cittadini che hanno sempre più difficoltà a far quadrare i bilanci familiari e a fare bastare lo stipendio rispetto ad un costo della vita sempre più elevato.

Pertanto, ribadiamo la necessità di abbassare il costo del carburante diminuendo le accise applicate dallo Stato, e al contempo rinnoviamo la richiesta di fare controlli sulle pompe sammarinesi per accertare la reale corrispondenza tra le quantità di carburante erogate e gli importi richiesi. Si tratta di una misura che va nella direzione della tutela dei cittadini da possibili abusi e scorrettezze, tanto più intollerabili in questa fase di forti difficoltà economiche per larga parte di popolazione.

Nel campo della telefonia, la vicenda del roaming, culminata nell’azzeramento del segnale di Wind sul territorio sammarinese, ha avuto il peggior epilogo possibile. Molti utenti abbonati a Wind, in queste ultime settimane sono stati forzatamente costretti a cambiare gestore rivolgendosi ad altre compagnie di telefonia mobile esistenti a San Marino.

Che la pessima gestione da parte del Governo della vicenda del roaming sia stata condotta per agevolare qualcuno, è dunque più che un sospetto… Come ricordiamo, anziché favorire una pluralità di offerta, esigendo anche da Wind il pagamento delle concessioni, fatto che avrebbe anche portato un significativo introito alle finanze pubbliche, lo Stato ha preteso che i suoi ripetitori non fossero più puntati verso San Marino, sancendo di fatto la fine del servizio di questa compagnia.

Questa assurda e paradossale vicenda, che impoverisce il nostro paese e lo riporta ancora più indietro di quanto non fosse già prima, dimostra ancora di più quanto sia bloccata e anacronistica la situazione sammarinese, caratterizzata da una posizione dominante nel campo delle telecomunicazioni.

Non è possibile fermarsi qui: va instaurato un regime di concorrenza correttamente regolamentato tra le diverse compagnie di telecomunicazioni, come avviene normalmente in qualunque Stato di qualsiasi dimensione, che permetta di ampliare l’offerta di servizi telefonici e di innescare un meccanismo che può portare al ribasso dei prezzi, a beneficio dei consumatori.

Fra i consumatori vittime di questa interruzione di servizio vi sono anche i cosiddetti clienti business (attività economiche), che si sono rivolti alla nostra Associazione per segnalare con disappunto il danno subito, sconfessando di fatto l’OSLA che si è prodigata nella difesa delle attuali posizioni di gestione dominanti nel settore.

Associazione Sportello Consumatori

c.s.

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