La fortuna non si tassa. Almeno quella, verrebbe da dire, con questi chiari di luna. Almeno per il momento.
Di fatto a sospendere l’ennesimo balzello che i tecnici del Governo Monti hanno voluto mettere sulle video lotterie (videoslot e videopoker), quella che appunto è stata giornalisticamente ribattezzata come la tassa sulla fortuna, ci ha pensato il TAR del Lazio.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha infatti accolto i ricorsi presentati dalle dieci società concessionarie, tra cui le big sono Snai, Sisal e Lottomatica avverso la decisione del MEF.
Il provvedimento riguarda principalmente le difficoltà tecniche attuative: secondo i concessionari infatti sarebbe pressoché impossibile calcolare le vincite e dunque il prelievo erariale ammontante il 6% di tutta quella parte della vincita che eccede quota 500 euro.
La sospensione del TAR avrà validità sino al 25 gennaio, quando i ricorsi verranno discussi davanti al TAR collegiale.