Nella tornata elettorale che ha fatto registrare un’astensione-record (42%), il Portogallo vira a destra. Dopo il crollo della sinistra in Spagna, quasi per un effetto-contagio, anche a Lisbona l’aria cambia. Le politiche portoghesi hanno provocato l’uscita di scena di un altro grande protagonista del socialismo dell’ultimo decennio, Josè Socrates, capo del governo portoghese dal 2005. Insomma, se le previsioni erano tutte per Pedro Passos Coehlo, liberale di centro-destra, la debacle dei socialisti è stata dura: il Ps, al governo fino a oggi, ha raccolto solo il 28,5% dei consensi, contro il 40,6% dello sfidante diretto, il Partito social-democratico (Psd) di Coehlo. Coehlo non ha perso tempo: le sue prime parole sono state verso l’Europa: “Farò di tutto per ripagare il debito contratto con UE e Fmi di 78 miliardi di euro”.
