Le circa 100 banche creditrici di Delta (italiane e sammarinesi), secondo le prime indiscrezioni, hanno accettato l’accordo avanzato dai commissari: un piano per la dismissione e la ristrutturazione del Gruppo Delta.
Dopo un tunnel lunghissimo, la fine. Con un sorriso. Le circa 100 banche creditrici di Delta (italiane e sammarinesi), secondo le prime indiscrezioni, hanno accettato l’accordo avanzato dai commissari: un piano per la dismissione e la ristrutturazione del Gruppo Delta. Ora si attende l’omologazione del Tribunale di Bologna, che ha 60 giorni di tempo. Non appena l’accordo verrà depositato, tutti i crediti saranno certificati e Banca di San Marino potrà recuperare immediatamente i prestiti emessi a favore di Sedicibanca. Una cifra importante (pare si aggiri intorno ai 150milioni) che non potrà che dare nuova linfa e potenzialità di investimento all’istituto di Faetano. Una buona notizia anche per la Cassa di Risparmio di San Marino. Quest’accordo ha spiegato il presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, renderà possibile il recupero di 1 miliardo e 700 milioni di euro da parte della Carisp, che si aggiungeranno al miliardo di crediti già riscosso. Tale massa di denaro, conclude, consentirà alla Cassa nei prossimi anni, di affrontare con tranquillità la crisi del sistema e di svolgere un ruolo di primo piano a sostegno dell’economia della Repubblica.
