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San Marino, esposizione canina: morti due cani. C’è un sospettato

da Redazione

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In occasione della 27esima esposizione canina (oltre 1.700 cani iscritti), nell’area espositiva di Murata (San Marino), due cani sono morti dopo essere stati avvelenati e uno è stato salvato in extremis. Gendarmeria al lavoro.

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Due lampi neri (ossimoro voluto) hanno squarciato il sole di fine maggio. In occasione della 27esima esposizione canina (oltre 1.700 cani iscritti), nell’area espositiva di Murata (San Marino), due cani sono morti dopo essere stati avvelenati e uno è stato salvato in extremis. Nel frattempo sono state rinvenuti le esche letali che hanno ucciso i due cani: gli esperti dovranno analizzarla per capire se contiene veleno e avvallare, così, i sospetti di dolo che fin da subito erano stati avanzati. Un danno d’immagine non indifferente per il Titano: il governo ha già fatto sapere che si costituirà parte civile per i danni economici e di immagine contro il killer che da mesi terrorizza i padroni e gli amanti dei cani, obbligandoli a uscire solo per lo stretto indispensabile dato dalle necessità fisiologiche e non senza un’angoscia tremenda. I danni economici e turistici derivati dall’avvelenamento sono davvero incalcolabili, specie in questo periodo, che di fatto fa da rampa di lancio alla stagione estiva. Colpendo alla mostra internazionale canina che si stava tenendo a Murata, nell’area dell’ex tiro a volo, il killer che da alcuni mesi semina il terrore tra i residenti, decimando i quattro zampe, ha decisamente alzato il tiro. Nonostante i continui avvertimenti da parte dell’APAS (Associazione Protezione Animali della Repubblica di San Marino), che da tempo sta lottando contro questa terribile strage. Se il Cao de Agua (nella foto), un cane portoghese, grazie al pronto intervento del padrone è riuscito a salvarsi grazie ad una lavanda gastrica immediata, per un Dalmata e un Terrier purtroppo non c’è stato niente da fare.

 

GENDARMERIA ALL’OPERA

Già da alcuni giorni la Gendarmeria di San Marino è al lavoro per cercare di assicurare alla giustizia il colpevole. Secondo indiscrezioni, un sospettato ci sarebbe. E mentre le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, già su internet e su Facebook in particolare, si è già scatenata la caccia all’untore: a giudicare da come sta montando la rabbia – per la sorte dei poveri cani, per il grave danno all’immagine della Repubblica dopo l’ultimo episodio – c’è da temere per la sua incolumità.

 

FIACCOLATA PER I CANI

Centinaia di persone si sono date appuntamento ieri sera in Città. Partendo da via Gino Giacomini – tra l’altro sede della redazione di Fixing – sono sfilate, in fiaccolata, fino a Murata, nella zona dell’ex Tiro a Volo, dov’era in programma la mostra canina che ha visto la morte dei due animali.

 

POLEMICHE NEI CONFRONTI DEL KENNEL CLUB

Dopo il triste episodio che ha portato all’annullamento della mostra canina, fari puntati contro la politica – ogni occasione è buona, soprattutto ultimamente – ma anche contro il Kennel Club San Marino, il sodalizio che ha organizzato l’evento. L’accusa pubblica nei confronti del Kennel è quella di aver ignorato gli episodi di avvelenamenti dei cani che stanno tenendo banco da un paio di mesi a questa parte, con 18 cani rimasti vittima delle polpette avvelenate, non prendendo quindi seri provvedimenti per la sicurezza degli animali in gara.

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