Home NotizieSan Marino Frontalieri, Mantica risponde a Gasparri: presto tavolo tecnico bilaterale

Frontalieri, Mantica risponde a Gasparri: presto tavolo tecnico bilaterale

da Redazione

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Un tavolo di lavoro bilaterale sul problema degli oltre 6.500 cittadini italiani lavoratori frontalieri a San Marino. A muoversi, questa volta, è niente meno che il colonnello del Pdl Maurizio Gasparri.

SAN MARINO – Un tavolo di lavoro bilaterale sul problema degli oltre 6.500 cittadini italiani lavoratori frontalieri a San Marino. A muoversi è niente meno che il colonnello del Pdl Maurizio Gasparri. Proprio oggi il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica ha risposto ad un’interrogazione presentata a Palazzo Madama appunto dal Presidente dei Senatori Pdl, Gasparri. “Il ministero degli Esteri continua a svolgere una mirata azione di sensibilizzazione sulle autorità di San Marino per individuare celermente una soluzione”, soluzione al problema della cosiddetta tassa etnica contro cui non ci stancheremo di scagliarci. Peccato che Mantica, e probabilmente ancora di più Gasparri, non si ricordano o non vogliono ricordarsi che il vero intoppo per i 6.500 frontalieri e rispettive famiglie è la franchigia, insufficiente per coprire completamente il balzello della doppia tassazione, perennemente appesa ad un filo e al momento cancellata da Governo e Parlamento italiani, non certo sammarinesi.

gasparri_maurizioAd ogni modo Mantica rispondendo a Gasparri spiega appunto che “Si sta, in particolare, valutando l’ipotesi di istituire un Tavolo tecnico bilaterale ad hoc con le amministrazioni competenti dei due Paesi”. Per Mantica “la problematica, seguita con grande attenzione dalla Farnesina, si inserisce nel più ampio contesto delle relazioni tra Italia e San Marino in materia fiscale, in cui riveste particolare rilievo la convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni, firmata nel 2002 ma non ancora ratificata. E’, infatti, prima necessario firmare e ratificare un protocollo per adeguare il testo ai nuovi standard internazionali sulla trasparenza finanziaria”.

Poi Mantica va al nocciolo della questione, l’art. 56 della Finanziaria sammarinese, che limita ai soli lavoratori dipendenti residenti la possibilità di detrarre una quota (pari all’8,90 per cento del reddito imponibile) a titolo di ”spese di produzione del reddito”, mentre in precedenza – lo ricordiamo per la millesima volta – tale detrazione era riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dal criterio della residenza.

Mantica ha spiegato all’aula che alle specifiche domande rivolte alla Segreteria Esteri è stato risposto che si tratta di una misura solo temporanea, poiché è in fase accelerata l’iter per una riforma tributaria che rimetterà tutti i lavoratori sullo stesso piano.

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