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San Marino, CSU tra le proposte della riforma fiscale e lo sciopero generale

da Redazione

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Le proposte per la riforma fiscale presentate dalla CSU. Sotto il segno dell’equità, della lotta all’evasione fiscale e della tutela delle famiglie e delle categorie di reddito medio-basso. Ma non solo…

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Riforma fiscale e sciopero generale al centro della conferenza stampa che stamani la Centrale Sindacale Unita ha organizzato all’interno del Central Square di San Marino. Ma se sulla giornata di alzata di scudi – in programma giovedì mattina davanti al Multieventi di Serravalle – si sono già scritti fiumi d’inchiostro, a tener banco è la proposta di riforma fiscale che la CSU ha presentato oggi pomeriggio all’Esecutivo e che, come ha sottolineato Giuliano Tamagnini, si impernia su quattro punti: equità, lotta all’evasione, tutela delle categorie di reddito medio-basso e tutela della famiglia. “L’equità può avvenire attraverso la redistribuzione del carico fiscale tra le varie categorie e l’attribuzione di ogni intervento in base alla propria fascia di reddito di appartenenza”. Per Tamagnini “la lotta all’evasione si può vincere ricercando i redditi occulti attraverso la fatturazione”. Le categorie medio-basse invece devono essere tutelate mettendo in campo una serie di interventi diversificati sulla base della fascia di reddito. Infine, la famiglia: aumentare le quote per carico familiare e introdurre un “quoziente familiare personalizzato” per tutelare i nuclei più numerosi. Per i lavoratori dipendenti la CSU propone una semplificazione della modulistica, l’abolizione dello “splitting” e il riconoscimento legislativo delle spese per la produzione del reddito (fiscal drag). Al setaccio anche le fasce di reddito, che devono passare dalle attuali otto a tre. Deve aumentare la detrazione per quota esente in misura decrescente all’aumentare delle fasce di reddito: sino a 25 mila euro (300 euro), da 25 mila e 1 euro e 50 mila euro (150 euro) e sopra i 50 mila euro (zero euro). Sotto l’aspetto delle detrazioni per i familiari a carico, si preannuncia una rivoluzione: gli attuali 100 euro per familiare verranno scaglionati: 300 euro per il coniuge, 400 per i figli, 600 per i diversamente abili. Le proposte di riforma guardano negli occhi anche i lavoratori dipendenti e le persone giuridiche. Si va dall’introduzione dello scontrino fiscale all’individuazione dei tetti massimi deducibili, passando per le aliquote ridotte della monofase per i beni strumentali, l’abolizione del sistema forfettario, l’esenzione fiscale per tutte le attività economiche per i primi due anni di vita, un’unica imposta per tutte le persone giuridiche pari al 19%, l’istituzione di un’imposta sui patrimoni (tra un minimo dello 0,05% a un massimo dello 0,20%), la tassazione delle rendite finanziarie e la tassazione delle plusvalenze immobiliari, pari al 12%.

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