SAN MARINO – Il Segretario di Stato per le Finanze ed il Bilancio desidera replicare all’intervento del Consigliere Foschi di Sinistra Unita.
“Sono molto preoccupato dell’atteggiamento di alcuni esponenti della minoranza teso a contestare il Governo e la Maggioranza attraverso una sistematica opera di demolizione dell’operato di Banca Centrale.
Banca Centrale è un’istituzione fondamentale per l’equilibrio economico del nostro Paese e oggi, dopo aver raggiunto un miglior livello di autonomia e autorevolezza, è ancor di più nelle condizioni di guidare il sistema finanziario. Proprio perché l’autonomia dei nostri organi di vigilanza è un tassello fondamentale per la credibilità del nostro sistema e per il suo corretto funzionamento, dobbiamo essere capaci di confrontarci sui temi senza utilizzare come strumento della politica una struttura che deve poter lavorare, per il bene del comparto finanziario, senza la pressione politica e mediatica che invece continua ad essere incessante ad ogni livello e ad ogni passo.
L’audizione presso la Commissione Finanze è stata una importante occasione per analizzare assieme la condizione del nostro sistema, le criticità e gli ambiti di intervento sui quali occorre lavorare per permettere di imboccare la strada della ripresa e Banca Centrale ha dimostrato in questo contesto di essere all’altezza del compito. Riconosco l’opportunità e l’utilità di questo sistema di confronto e spero che vi siano le condizioni per riprendere a breve il dialogo sul tema. In ogni caso Banca Centrale ha sempre avuto tutti gli strumenti, istituzionalmente previsti, per conferire con il Governo e con il Consiglio.
Tuttavia devo constatare ancora una volta che i fatti che hanno gravato sul sistema finanziario negli ultimi anni vengono sempre letti e descritti come un qualcosa che è piombato “per caso” nel corso di questa legislatura, con l’accuratezza di omettere il passaggio su cosa abbia originato questi avvenimenti e quali carenze ed inefficienze del nostro sistema abbiano impedito di intercettare per tempo le criticità e contenerne gli effetti. Questo è il nodo sul quale bisogna riflettere anziché continuare ad alimentare inutili polemiche su metodi, principi e altri elementi che non mirano alla sostanza del problema. Possiamo continuare a discutere per mesi su mancate audizioni, sull’opportunità o meno di rendere segreta una seduta consigliare o di commissione, sulle dimissioni degli ex-vertici di BCSM ma di fatto facendo questo spostiamo l’attenzione lontano dai problemi e dalle loro soluzioni.
Parlare di Banca Centrale “normalizzata” per far piacere al Governo significa dimenticare il livello di autonomia perseguito in quest’ultimo anno, e mi chiedo da quali fonti il Consigliere Foschi possa desumere che l’attività ispettiva sia pianificata o peggio “concordata” con i soggetti vigilati. I numeri sull’attività di controllo ed in particolare i provvedimenti adottati a tutela del sistema dimostrano invece che la nostra autorità di vigilanza, anche nei momenti di difficoltà che ha attraversato, ha avuto la capacità e la determinazione per intervenire efficacemente sulle irregolarità o sulle criticità rilevate.
Il rispetto e la giusta considerazione, oggi più che mai, devono essere guadagnati sul campo, con i fatti, e per recuperare credibilità abbiamo bisogno che le nostre azioni nel tempo possano dimostrare che San Marino ha avuto la forza e la costanza di intervenire su quei nodi che hanno reso precario l’equilibrio dei rapporti con l’esterno ed in particolare con l’Italia. “Usare” Banca Centrale per attaccare il Governo ha il solo effetto di vanificare questi sforzi e, magari, di non fare emergere le negligenze proprio di chi poteva realizzare questo cambiamento quando ha avuto la responsabilità per farlo.”
c.s.