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L’Emilia Romagna sta con i frontalieri

da Redazione

La tassa frontalieri è iniqua. Anche L’Emilia Romagna fa fronte comune con le Marche. E’ il risultato del vertice tra l’assessore regionale al lavoro dell’Emilia Romagna, Patrizio Bianchi, e il Consiglio Sindacale Interregionale (CSIR).

La tassa frontalieri è iniqua. Anche L’Emilia Romagna fa fronte comune con le Marche. E’ il risultato del vertice tra l’assessore regionale al lavoro dell’Emilia Romagna, Patrizio Bianchi, e il Consiglio Sindacale Interregionale (CSIR). L’assessore regionale al Lavoro ha espresso “forte preoccupazione” per la situazione economica che sta attraversando San Marino e, in sintonia con i consiglieri riminesi Roberto Piva e Marco Lombardi, ha chiesto la sospensione dell’articolo 56 della Finanziaria, che ha introdotto la super tassa ai lavoratori italiani occupati in Repubblica. Preoccupazione che la Regione Emilia Romagna esprimerà al Governo sammarinese attraverso una lettera firmata dal presidente della giunta Vasco Errani. “Il nostro serrato impegno diplomatico – afferma Luca Montanari, presidente del CSIR – sta consolidando un’alleanza con le Regioni Emilia Romagna e Marche che ha come obiettivo la riattivazione del dialogo bilaterale tra Italia e San Marino, passaggio indispensabile per uscire dalla profonda crisi economica che stiamo attraversando”. “E’ però netta la contrarietà – continua – delle istituzioni territoriali italiane e dei parlamentari emiliano romagnoli e marchigiani alla tassazione riservata ai frontalieri. Tassazione che ha il sapore di una ritorsione fiscale, e che rischia di complicare i rapporti tra i due Stati. Contrarietà che del resto anche dentro San Marino è manifestata con molta forza dagli imprenditori associati all’Anis”. Per questo, conclude Montanari, “abbiamo chiesto e chiediamo al Governo un atto di saggezza e di coraggio: rimettiamoci attorno a un tavolo per rimuovere la profonda ferita che la super-tassa sta provocando nel tessuto sociale e produttivo sammarinese, cercando con equilibrio nuove soluzioni per fare fronte al deficit di bilancio”.

 

c.s.

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