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San Marino, è polemica sulla immatricolazione di aviogetti militari

da Redazione

Continua a far discutere a San Marino la notizia sull’immatricolazione nel registro aeronautico sammarinese di velivoli ex militari “proibiti in Italia”.
Le precisazioni della Segreteria di Stato all’Industria, la polemica di Sinistra Unita.

SAN MARINO – Continua a far discutere a San Marino la notizia sull’immatricolazione nel registro aeronautico sammarinese di velivoli ex militari “proibiti in Italia”.
La Segreteria di Stato all’Industria ha precisato nei giorni scorsi che i velivoli in oggetto, due aviogetti da addestramento L-39, di fabbricazione russa, “non sono di provenienza militare ma sono arrivati a San Marino con marche civili poiché già regolarmente immatricolati negli Stati Uniti dalla Federal Aviation Administration e con un certificato di navigabilità di tipo “experimental”, il cui uso è consentito in Italia per un tempo di tre mesi, dopo i quali è necessario ripetere l’operazione di immatricolazione”.
La nota prosegue: “L’Autorità Sammarinese per l’Aviazione Civile agisce in virtù di una normativa più attuale di quella italiana ed in linea con la maggior parte dei paesi europei; normativa che consente, dopo le adeguate verifiche tecniche, la regolare immatricolazione in base alle norme internazionali di quel tipo di aeromobile. Gli aviogetti in questione fanno parte di un interessante mercato di nicchia che consente agli amatori di effettuare voli turistici su velivoli a reazione e consentirà in futuro, quando saranno adempiute ed approvate le necessarie formalità, di effettuare addestramento e scuola di volo ai piloti per l’abilitazione su quel tipo di velivolo”.
In merito, infine, alle società operanti nel settore, su cui è stata posta l’attenzione dalla stampa, il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli ha tenuto a precisare che si tratta di società di servizio, non autorizzate a svolgere operazioni di commercio o noleggio, le cui licenze d’esercizio sono state rilasciate d’ufficio in base alla Legge n.47 del 23.2.2006.

SINISTRA UNITA: RISCHIA DI COSTARCI CARO
Sinistra Unita dal canto suo cavalca la polemica: “Il Governo nel corso della Finanziaria, cercando di trarre profitto dalla stanchezza dell’aula, ha silenziosamente portato in seconda lettura due emendamenti che da un lato permettono l’immatricolazione a soggetti domiciliati a San Marino, e vogliamo evidenziare la differenza fra domiciliati e residenti, e dall’altro ha abbassato l’imposta monofase dal 6% all’1% proprio per gli aeromobili. Facciamo notare come un’imposta dell’1% sia quantomeno ‘competitiva’ e penalizzi le entrate dello Stato”.
In merito alla questione del “rilevante incremento di società per l’aviazione e del fatto gravissimo, se fosse vero, che sono stati immatricolati aeromobili di derivazione militare ad uso civile per farli operare in territorio italiano”, SU parla di “paventate immatricolazioni irresponsabili” che “rischiano di gettare ulteriore benzina sul fuoco nel rapporto Italia – San Marino e di farci finire anche nella black list dell’aviazione europea”.
Sinistra Unita ha annunciato inoltre che a breve presenterà un’interpellanza “per avere i necessari chiarimenti su quanto accaduto e sul modo di agire del Governo in questo contesto”.

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