Home NotizieSan Marino Lo sciopero diventa assalto a Palazzo

Lo sciopero diventa assalto a Palazzo

da Redazione

Assalto al palazzo d’inverno, sfondato il cordone delle guardie di Palazzo Pubblico, che non sono riusciti a trattenere l’onda dei manifestanti. Palle di neve e lancio di uova: al grido “Equità, equità”, molti scioperanti sono riusciti ad entrare, armati di bandiere, striscioni e cartelli.

di Alessandro Carli

 

SAN MARINO – Assalto al palazzo d’inverno, ieri mattina. Sfondato il cordone delle guardie di Palazzo Pubblico che non sono riusciti a trattenere l’onda dei manifestanti. Dopo un’ora di cori, a cui si è aggiunto un inqualificabile lancio di uova, palle di neve e sfere rosse – tutte firme della rabbia che hanno trovato un appiglio sulla facciata principale del Palazzo – la protesta è passata all’attacco. Al grido “Equità, equità”, i manifestanti sono entrati dentro il Palazzo Pubblico, armati di bandiere, striscioni e cartelli.

Confermando la preoccupazione espressa più volte nelle ultime settimane da San Marino Fixing, episodi come questo contribuiscono ad alzare pericolosamente, e in maniera irresponsabile, il livello della tensione sociale.

Una tensione che per la prima volta è esplosa, in tutto il suo fragore, stamattina alle 11. Pianello gremito all’inverosimile: famiglie intere, bambini, signore e ragazzi – tra slogan e tamburelli – hanno sfogato la loro rabbia. Al centro, la Finanziaria 2011 e, naturalmente, chi la sta discutendo.

Già alle 10.30 l’aria era carica: dopo alcuni, timidi lanci di palle di neve, su Palazzo Pubblico è piovuto uno scroscio di parole e poi palle rosse che hanno imbrattato i muri, uova marce. Su un vetro, con precisione da cecchino, tuorli e albumi hanno iniziato a colare, piano, mentre la protesta saliva di tono. Il terrazzino che dà sul Pianello sembrava la pelle di un cane dalmata: macchie bianche – di neve – ovunque, si sono alternate a palline rosse, che si sono schiacciate su tutto il muro.

Alle 11, il colpo di teatro. Alcuni manifestanti sono riusciti ad aprire la porta della sede del Governo: un mare di gente che le guardie non sono riuscite a respingere. Volti urlanti (quelli degli scioperanti), occhi pieni di panico e rabbia (quelli delle guardie), che solo dopo qualche minuto, con grande fatica, sono riusciti a chiudere l’accesso.

 

 

PALAZZO PUBBLICO VIOLATO: LA FOTOGALLERY

 

 

IL CORTEO: LA FOTOGALLERY

 

 

UOVA CONTRO PALAZZO PUBBLICO: LA FOTOGALLERY

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento