Non doveva essere una manifestazione vistosa e “caciarona” come quella di mercoledì scorso, ma più silente e tranquilla, sia pure sempre con tutti i crismi della protesta. Alla fine però dopo l’exploit del primo “sciopero” – lanciato su Facebook – i rappresentanti dell’antipolitica sul Pianello si sono ripetuti con appena una ventina di manifestanti, senza grida di protesta o di cartelli. D’altronde l’importante era far sentire ai politici riuniti in Consiglio che per il popolo di FB non si era esaurita lì.
Gli irriducibili hanno tentato il bis sul Pianello, per manifestare la loro contrarietà nei confronti della politica. Ma il fronte dei lavoratori guidati da Matteo Zeppa, impiegato nel settore privato, questa volta si è assottigliato. Così se mercoledì scorso lo “sciopero” dell’antipolitica aveva raccolto parecchie persone, con cartelli cori e slogan, questa volta, ieri, davanti a Palazzo Pubblico, si sono presentati appena una manciata di lavoratori, una ventina in tutto. Senza cartelli, fazzoletti e grida di protesta. Il gruppetto ha varcato la soglia di Palazzo, in rispettoso silenzio, è salita nella “piccionaia” dove c’è la tribunetta per ascoltare dal vivo i lavori del Consiglio Grande e Generale, ed ha osservato lo svolgimento del dibattito consiliare sino alla chiusura.
