Riparte il Consiglio Grande e Generale a San Marino, ma le questioni più delicate, dalla sostituzione del Segretario alle Finanze con il passaggio di consegne tra Gabriele Gatti e Pasquale Valentini e la prima lettura dei provvedimenti contenuti nel "pacchetto sicurezza" sono già andate in archivio la scorsa settimana. Via libera anche agli ampliamenti delle imprese che ne avevano fatto richiesta.
Riparte oggi il Consiglio Grande e Generale. Riparte dal comma numero 18, quello sulla modifica alla legge che regola i procedimenti politici per l’inalienabilità dei terreni di pubblica proprietà, che attualmente prevede il voto favorevole in consiglio dei due terzi del parlamento.
In programma anche altri temi, ma il grosso, ricordiamo, è stato discusso e votato nei giorni scorsi, ovvero le dimissioni e la sostituzione del Segretario di Stato alle Finanze Gabriele Gatti con Pasquale Valentini e il cosiddetto “pacchetto trasparenza”, che vuole fungere da “grimaldello” per portare l’Italia a firmare l’armistizio con il Titano, togliendo il nome di San Marino dalla versione aggiornata della black list, che è attesa a giorni.
Venerdì è stato anche dato il via libera al sospirato (dalle imprese sammarinesi) ampliamento, che riguarda diverse industrie del Titano che da mesi, a volte anni, ne avevano fatto richiesta. Peccato arrivi nel momento peggiore, quello in cui la crisi ha costretto a rivedere tutte le priorità e l’incertezza regna sovrana.