Tutti i cittadini italiani residenti a San Marino sono nel mirino dell’Agenzia delle entrate. La fonte di questa notizia è autorevole, il Corriere della Sera, che evidenzia anche la caccia agli evasori in Svizzera, con 10 mila sospetti (grazie a una talpa). Ma avere a che fare col Titano è diventato di per sé un reato?
Tutti gli italiani residenti a San Marino sono sotto esame dell’Agenzia delle Entrate. Tremino, dunque: lo ha detto il Corriere della Sera in edicola ieri, perché il fisco italiano vuole continuare nella sua caccia ai sospetti evasori fiscali.
Certo, perché essere un italiano residente a San Marino (o anche in Svizzera, l’altro fronte caldo, come spiega il Corsera) è di per sé un mezzo reato, una quasi dimostrazione di colpevolezza.
Prosegue dunque l’accerchiamento nei confronti del Titano, con l’inclusione nell’imminente black list (il 21 aprile) tutt’altro che poco probabile e con questa sorta di violenza psicologica nei confronti delle persone che hanno a che fare con la piccola Repubblica, che siano presunti evasori oppure semplici cittadini che hanno deciso di risiedere sul Titano per affari, per amore o magari solo per i suoi dolci declivi e il suo bel panorama.
Il Corriere della Sera annuncia nel contempo anche la stretta nei confronti della Svizzera: la Procura di Torino infatti starebbe per ottenere una lista di 10 mila italiani sospettati di essere evasori fiscali, i cui conti correnti sono depositati nella filiale di Ginevra dell’istituto britannico Hsbc. Tale lista “è stata consegnata alla magistratura francese da una talpa, un ex dipendente della banca. E il procuratore di Nizza ha detto di aver ricevuto una rogatoria dall’Italia e ha lasciato capire che sarà accolta.
