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Trasporti, treni: stop ai rincari dell’alta velocità per i pendolari

da Redazione

“Condivido l’intervento del ministro dei Trasporti Graziano Delrio sui vertici di Trenitalia”. Lo afferma il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, che ha tempestivamente sollecitato il ministro sugli aumenti annunciati martedì scorso dall’azienda. Dalla mezzanotte del 31 gennaio cresceranno infatti in maniera considerevole le tariffe per gli abbonamenti dell’alta velocità, dal 20 al 35% in più, con modalità diverse in base ai giorni della settimana e alle fasce orarie, più costose proprio nelle ore di punta. “I rincari colpiranno pesantemente i pendolari che utilizzano le Frecce -. osserva Arlotti -. Il trasporto ferroviario ha una funzione strategica e fondamentale soprattutto per chi lo usa per lavoro. In una fase in cui la mobilità casa-lavoro richiede sacrifici spesso maggiori rispetto al passato, è necessario non penalizzare i pendolari con aumenti che porterebbero gli abbonamenti a pesare anche notevolmente sullo stipendio”.

Il 19 gennaio è stata lanciata una raccolta firme sulla piattaforma Change.org per il blocco degli aumenti degli abbonamenti dell’alta velocità, mentre la Regione Emilia-Romagna ha chiesto a Trenitalia di ritirare gli aumenti tariffari, accogliendo le istanze delle associazioni dei consumatori e pendolari. “Le situazioni sono differenziate. L’Emilia-Romagna stanzia da qualche mese un bonus da 45 euro per chi si sposta ogni giorno da Bologna a Firenze con il Frecciarossa – continua il deputato -, altre Regioni hanno chiesto l’intervento dell’Autorità dei trasporti. Per questo motivo credo sia necessario aprire un tavolo di confronto con le Regioni e Trenitalia per rivedere gli aumenti e fare in modo che i pendolari (si parla di circa 7.000 utenti) possano usufruire di trattamenti adeguati e non insopportabili, come si determinerebbero invece con i rincari annunciati”.

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