Con le parole del segretario agli Esteri Pasquale Valentini, si è aperta il 19 luglio la 18esima edizione dell’Università d’Estate, due giornate promosse da Paneuropa San Marino e intitolate “La ricostruzione della nuova Europa. Dalle radici antiche al coraggio del futuro”.
di Alessandro Carli
Con le parole del segretario agli Esteri Pasquale Valentini, si è aperta il 19 luglio la 18esima edizione dell’Università d’Estate, due giornate promosse da Paneuropa San Marino e intitolate “La ricostruzione della nuova Europa. Dalle radici antiche al coraggio del futuro”.
“Per la Repubblica di San Marino – ha esordito Valentini – è un momento di profonda riflessione. se sino a ieri l’Europa era lontana, oggi dobbiamo pensarla vicina. Il Titano, negli ultimi 4 o 5 anni, ha cambiato rotta, muovendosi verso la trasparenza. La Commissione Europea poi ha aperto una nuova finestra sui piccoli Stati, Andorra, Monaco e San Marino. Una finestra che riguarda una nuova forma di associazionismo”.
Adolfo Morganti, presidente della Fondazione Paneuropa, ha ribadito la traiettoria del Monte verso l’Europa, sottolineando “l’importante della formazione”. “La storia dell’Europa – ha proseguito – è utile per capire le basi di una ‘nuova’ Europa, di un’Europa che deve capire quello che vuole essere”. Morganti poi ha posto l’accento su due importantissimi anniversari: i 1700 anni dall’editto di Costantino (detto anche Editto di Milano), l’inizio del cammino verso la cristianizzazione, e il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale (1914), che sancì la fine del potere politico dell’Europa. In merito all’approccio che la Rupe deve avere verso l’Europa, il presidente è stato chiaro: “Abbiamo uno zaino di identità di storia al quale non dobbiamo rinunciare”.
