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San Marino, Sinistra Unita: ferma condanna degli atroci fatti di Odessa

da Redazione

L’operazione di violenta repressione, scatenata dal governo di Kiev contro le popolazioni del sud-est dell’Ucraina colpevoli di rivendicare la costruzione di un assetto federale del paese che salvaguardi i diritti delle minoranze nazionali e dei cittadini ucraini di lingua russa, è rivoltante e non ha eguali in violenza e brutalità, se non nella versione più disumana dello squadrismo nazifascista.

L’ultimo atto di pura barbarie si è consumato venerdì scorso nella città di Odessa quando gruppi di nazifascisti, spalleggiati dall’esercito di Kiev, dopo aver bloccato tutti gli accessi all’edificio, hanno appiccato il fuoco alla Casa dei Sindacati dove erano riuniti gli attivisti e gli oppositori della giunta di Kiev per promuover il referendum sull’assetto federale dell’Ucraina.

Nel rogo sono morte decine di persone che si trovavano nell’edificio, in massima parte militanti del Partito Comunista di Ucraina e di altre organizzazioni di sinistra.

Sulla rete non è difficile trovare le immagini raccapriccianti dei cadaveri degli oppositori al regime di Kiev bruciati nel rogo.

Il nuovo regime ha esordito invocando slogan come “proteste pacifiche”, “lotta per la democrazia” e “libertà di parola”. Ma da subito ha messo in atto purghe e repressioni violente contro l’opposizione e per imbavagliare le proteste civili in Ucraina meridionale e orientale.

In questa escalation di violenza assume un carattere di estrema gravità l’appoggio che i governi occidentali assicurano al governo provvisorio di Kiev il quale, forte di questo, si sente legittimato a compiere senza remore ogni sorta di nefandezza per assicurarsi la continuità al potere. In aggiunta non contribuisce certo alla pace e al dialogo il dispiegamento di truppe e armamenti nei paesi dell’Europa orientale ora facenti parte della NATO.

Purtroppo su questi fatti regna in Italia e in Europa una preoccupante disinformazione che sembra aver sposato le tesi del governo di Kiev, comprese le ciniche modalità con le quali questo sta affermando il suo potere. Crimini come quelli compiuti nella casa del sindacato di Odessa vengono sottaciuti o peggio mistificati dai nostri media.

Rivolgiamo un invito al governo sammarinese perché si condannino questi atti criminali e ogni altro atto di violenza, da qualsiasi parte in causa provenga, perché, come purtroppo è noto, violenza genera violenza.

E’ necessario che la nostra Repubblica riaffermi la propria vocazione di neutralità attiva e si adoperi nelle sedi internazionali affinché in Ucraina le parti diano corso all’attuazione e al rispetto degli accordi di Ginevra.

Solo attraverso il dialogo e il negoziato si può trovare soluzione a una crisi che potrebbe precipitare l’intera Europa nel baratro della guerra.

 

c.s. SU

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