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San Marino Innovation vede “positivo”

da Daniele Bartolucci

Innovazione come chiave dello sviluppo per le aziende e per il sistema sammarinese, ma anche come leva di attrazione nei confronti di imprenditori e investitori. Il tutto con una sempre più chiara attenzione alla sostenibilità economica della società, che è come noto di proprietà al 100% dell’Eccellentissima Camera. È questo il binario su cui si muove San Marino Innovation Spa, ora che ha compiuto il passaggio da Techno Science Part-TSP, prima attraverso le modifiche normative (Decreto Delegato n. 23 del 7 marzo 2018), e poi concretizzandolo con il cambio di mission e la ristrutturazione aziendale, intercorse tra il 2017 e 2018 nonché mediante gli avanzamenti normativi del 2019. Da incubatore generalista, in pratica, ad Autorità che promuove ecosistemi di impresa nell’ambito dell’innovazione tecnologica: un percorso di sviluppo che ha coinvolto quindi anche la stessa società (oggi spa, ndr), rispondente all’esigenza di creare una nuova e più solida economia nel Paese.

 “L’Istituto ad oggi”, spiega infatti il Presidente, Lorenzo Spadoni, “persegue una sana e prudente gestione delle risorse che ha a disposizione e opera, nelle prerogative dettate dalle normative di riferimento, al fine di costituire strumento di supporto e promozione delle iniziative volte a creare e consolidare l’ecosistema innovativo in Repubblica”.

BILANCIO: PER LA PRIMA VOLTA SI CHIUDE IN UTILE

Proprio in questi giorni è stato presentato e approvato il bilancio d’esercizio 2021, che, per la prima volta si è chiuso con un utile pari a 81.214 euro. Un risultato che conferma quindi il valore del percorso intrapreso in questi ultimi anni con il cambio di governance, che ha impresso un deciso (e decisivo, ndr) cambio di strategia, anche sul piano economico.

In particolare, spiega il Presidente Spadoni, “durante l’anno 2020 la società ha intrapreso un’operazione di spending review e politica di entrata dei ricavi, aprendo maggiori finestre per le startup che chiedono di entrare nel regime innovazione, che ha portato alla chiusura del bilancio di esercizio con una perdita minima, pari ad 18.530 euro, rispetto al bilancio 2019 concluso invece con una perdita d’esercizio pari a 198.684”. Al di là del fatto che come già per il Techno Science Park anche San Marino Innovation S.p.A. ha ricevuto un contributo da parte dell’Eccellentissima Camera, confermato anche per l’esercizio 2022 come previsto all’art. 67, Legge 22 dicembre 2021 n.207, il risultato economico assume un valore ancora più importante nel momento in cui le attività sono nel frattempo aumentate, come confermano i numeri record di imprese registrate come ad Alto Contenuto Tecnologico (a inizio giugno sono infatti 80, vedi tabella nel box in alto a destra). “L’obiettivo primario dell’Istituto”, ribadisce infatti Spadoni, “è teso all’autosostentamento e ad una sostanziale autonomia economica. In questo senso, si segnala che già nell’esercizio in corso San Marino Innovation sta operando grazie alle proprie entrate, in particolare derivanti dalla gestione del regime innovazione (Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico), senza aver acceso, al momento, alcun fido bancario o altre linee di credito, in attesa dello stanziamento annuale. Nell’ottica pluriennale, l’obiettivo è quello di poter destinare sempre più risorse economiche a sostegno di iniziative per le politiche pubbliche in tema di innovazione e di formazione”.

LE ATTIVITÀ PER LE IMPRESE E PER IL SISTEMA PAESE

Quali sono dunque le attività che l’Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino S.p.A. attualmente persegue? Per quanto riguarda quelle regolamentate dalle leggi, si va dalla certificazione e gestione delle Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico (D.D. n.101/2019 “Norme per le Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico”), al supporto dell’ecosistema legato alla tecnologia Blockchain (D.D. n.86/2019 “Norme per la Tecnologia Blockchain per le Imprese” e D.D. n.111/2021 “Norme in materia di Servizio di Custodia di Asset Virtuali”). Più rivolte all’esterno, verso tutta San Marino, ci sono invece quelle legate ai progetti relativi ad Agenda Digitale, e in generale a supporto del sistema Paese, anche perché l’Istituto ha la prerogativa – come previsto all’art. 4 del proprio Statuto – di studiare, sviluppare e realizzare strategie d’innovazione per la Pubblica Amministrazione. Oltre che di raccogliere, favorire e valutare progetti e idee orientate allo sviluppo dell’Agenda Digitale Sammarinese (ADS) e proporre al Congresso di Stato l’approvazione del piano di sviluppo digitale e redigere annualmente una relazione sullo stato generale dello sviluppo digitale e sull’attuazione dell’ADS.

Mentre un capitolo a parte, ma altrettanto fondamentale, è rappresentato dai rapporti con autorità istituzionali ed enti omologhi di altri Paesi.

IMPRESE INNOVATIVE: NUOVI STRUMENTI IN ARRIVO

Molte di queste attività stanno portando o hanno già portato risultati concreti e positivi, ma molte altre sono quelle che potranno essere implementate, anche per quanto riguarda le stesse Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico, dove “potrebbero esserci degli ambiti di miglioramento”, spiega il Presidente Spadoni. “In particolare rispetto gli strumenti di accesso al credito, nonché per la regolamentazione di modalità di finanziamento e di investimento in imprese innovative. L’obiettivo nel breve medio termine è la formulazione di una proposta normativa che regolamenti strumenti quali crowdfunding, Business Angels, Venture Capital, nonché il consolidamento dei rapporti già in essere con gli l’Università degli Studi di San Marino, gli Ordini professionali e l’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio”.

“BLOCKCHAIN ATTRATTIVA PERCORSO DA COMPLETARE”

Allo stesso modo, riguardo all’ecosistema Blockchain, “l’attuale quadro normativo, pur richiamando interesse internazionale, è ancora incompleto e necessita, per il suo pieno funzionamento, di alcune modifiche e implementazioni che consentano l’insediamento di operatori del settore”. Un avanzamento in tal senso è rappresentato dal Decreto Delegato n.111/2021 in materia di Custodia di Asset Virtuali, che ha visto una forte sinergia tra le autorità coinvolte: Istituto per l’Innovazione, AIF, BCSM e la Segreteria di Stato per l’Industria e l’Artigianato. “Auspichiamo che questo sia il primo step di un più ampio percorso di implementazione normativa in ambito di servizi legati ai virtual asset e alle applicazioni della tecnologia blockchain in genere. Tale percorso costituirebbe un elemento di forte attrattività per gli operatori europei e internazionali del settore, nonché una spinta per la creazione di soluzioni fintech a servizio del sistema bancario e finanziario sammarinese”. E proprio al fine di approfondire i temi relativi alla tecnologia blockchain “è stato costituito in seno all’Istituto il gruppo di lavoro ‘Attivazione dell’Ecosistema Blockchain’, con l’obiettivo di studiare e proporre soluzioni avvalendosi del contributo di operatori e professionisti con competenze ed esperienze a livello internazionale nel settore”.

IL BIOMEDICALE E IT

Alle principali linee di lavoro, si aggiungono – confermando la trasversalità dell’innovazione e delle competenze di San Marino Innovation – le aree tematiche nell’ambito biomedicale e IT. Inoltre, l’Istituto assume sempre più il ruolo di connettore per la realizzazione, normativa e operativa, di progetti di interesse pubblico. A tal proposito si ricorda che l’Istituto ha contribuito con il proprio operato all’implementazione tecnologica del San Marino Covid Certificate, progetto di interesse pubblico che ha coinvolto l’I.S.S., la Segreteria di Stato per la Sanità e i partners tecnici privati, allineando la Repubblica di San Marino agli standard tecnologici previsti dall’Unione Europea, garantendo una totale interoperabilità, oltre ad una innovativa versione Blockchain.

PROGETTI FUTURI: SERVIZI E NORME PIÙ EFFICACI

Tanti progetti realizzati e altrettanti in corso. “Obiettivo primario”, conferma il Presidente Spadoni, “è l’implementazione di servizi offerti alle Imprese ad Alto Contenuto tecnologico, quali ad esempio, percorsi di mentorship dedicati, strumenti e iniziative che favoriscano il networking tra le società certificate dall’Istituto (eventi, webinar e workshop tematici, creazione di piattaforme digitali per l’interconnessione delle imprese)”. In parallelo, l’altro obiettivo che verrà perseguito è “il supporto alla redazione e adozione di normative tecniche nell’ambito dell’innovazione e delle nuove tecnologie”.

LA STORIA

Buon Compleanno San Marino Innovation: 8 anni di crescita, cambiamenti e innovazione. Era infatti il 26 maggio 2014 quando l’allora Techno Science Park apriva le porte agli innovatori con la volontà di creare una nuova cultura d’impresa in territorio. “Il primo headquarter”, raccontano oggi da San Marino Innovation, “si trovava a Rovereta ed aveva 12 uffici che contavano in totale 36 postazioni di lavoro, una sala riunioni e una reception. Le prime imprese incubate erano solo 12 e alcune di loro sono attualmente presenti all’interno del regime innovazione sebbene abbiano compagini sociali diverse”. Il numero iniziale è però velocemente aumentato, tanto che in meno di due anni si passò da 12 a 34 startup tecnologiche, con altre 8 in procinto di entrare e domande in continuo aumento. L’esigenza di ampliare gli spazi portò alla scelta di trasferire le attività nel 2016 al Centro Admiral Point.

Un importante cambiamento è avvenuto poi con l’approvazione del Decreto Delegato n. 23 del 7 marzo 2018 (e successivamente mediante gli avanzamenti normativi del 2019) quando il nome alla società è diventato “Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino”, in breve “San Marino Innovation”, e sono stati conferiti funzioni e poteri più specifici, più consoni al raggiungimento dei nuovi obiettivi prefissati. L’Ente diventa quindi una società di diritto privato, le cui quote appartengono al 100% all’Eccellentissima Camera, portandosi così al centro delle politiche di attrazione dell’innovazione nel Paese. In pratica, da Incubatore generalista, con spazi fisici a disposizione per le startup si evolve in Autorità che promuove ecosistemi di impresa nell’ambito dell’innovazione tecnologica, basato su un sistema aperto, dove i protagonisti sono le reti locali chiamate ecosistemi di innovazione. “L’Istituto ha quindi intrapreso un percorso di sviluppo rispondente all’esigenza di creare una nuova e più solida economia nel Paese, mantenendo al contempo salda la volontà di sostenere e quindi certificare le Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico”. Così come previsto nel nuovo Decreto Innovazione del 2019 “Norme per le Imprese ad alto contenuto tecnologico”, con cui viene introdotto il concetto di “Impresa ad alto contenuto tecnologico”, che prevede 3 differenti categorie, con un percorso di durata complessiva di 12 anni: Startup Tecnologica di Primo Livello (SUT I) che prevede avvio del processo innovativo; Startup Tecnologica di Secondo Livello (SUT II), fase di espansione iniziale (early growth); Società Altamente Tecnologica (SAT), la fase di consolidamento (sustained growth).

I vantaggi che il nuovo Decreto ha riservato agli imprenditori sono notevoli: dall’agevolazione fiscale per un periodo complessivo di 12 anni alla riduzione del capitale sociale, oltre alla possibilità di richiedere la residenza per amministratori e familiari con relativi permessi di soggiorno per tutti i dipendenti, fino alla liberalizzazione dei rapporti di cocopro e l’introduzione del lavoro occasionale e accessorio.

A fine 2019 altro cambio di sede, con il trasferimento negli attuali spazi del Centro Fiorina, più ridotti rispetto al passato in quanto, con l’adozione del nuovo Decreto non era più necessario uno spazio ampio per l’incubazione fisica delle startup che, al contrario, ora hanno la possibilità di insediarsi in tutto il territorio sammarinese. Come poi hanno fatto e stanno facendo anche oggi, come dimostrano i numeri.

PROMOZIONE ONLINE

“Negli ultimi due anni”, spiega Linda Zavoli, responsabile della comunicazione di San Marino Innovation, “anche i canali social dell’Istituto hanno riscosso un buon successo grazie alle speciali rubriche dedicate alle imprese certificate, agli approfondimenti sulle funzionalità e potenzialità della blockchain, metaverso e NFT, e agli aggiornamenti sui vantaggi e novità del Decreto Innovazione. La pagina di Linkedin è quella con più follower, circa 3000, seguita da Facebook con 2700 follower, poi Instagram con 1157 follower ed infine Twitter, con 1100 follower. Il sito di San Marino Innovation nel 2021 ha raggiunto 14K accessi con una media che supera i 1000 visitatori al mese. Nei primi mesi del 2022 le visualizzazioni sono state il 33% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il mese di aprile del 2022 ha raggiunto il più alto numero di accessi degli ultimi 8 anni, quasi 2000 views. L’obiettivo dei prossimi mesi è quello di implementare sempre più i servizi a disposizione delle Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico, tra cui l’opportunità di matching ma anche – e soprattutto – di networking. A tal proposito, si è avviata anche una nuova modalità di confronto interno, sfruttando – non a caso – un’innovativa piattaforma ideata e realizzata proprio da una delle imprese certificate. Sul fronte esterno, invece, San Marino Innovation si è inserita in diversi circuiti internazionali e ha presenziato ad eventi ed iniziative importanti, offrendo alle imprese la possibilità di inserirsi in contesti molto efficaci e dinamici”.

I NUMERI

Grazie alla spinta del nuovo Decreto Innovazione e all’evoluzione delle attività di San Marino Innovation, anche l’attrattività del sistema è cresciuta notevolmente. Già il 2020, nonostante le difficoltà della pandemia, è stato un anno positivo, con la registrazione di 36 imprese di cui 15 startup in SUT1, 17 in SUTII, 1 in fase di consolidamento con la piena operatività commerciale (SAT) e 3 appartenenti al vecchio ordinamento. “In un momento in cui gli imprenditori, ma anche gli stessi lavoratori”, spiegano dall’Istituto, “hanno dovuto o potuto fermarsi a riflettere su nuove opportunità, San Marino Innovation si è fatta trovare pronta ad accogliere le loro idee: sono nate nuove imprese, nuovi occupati e una grande varietà di competenze”. In tal senso, “il 2021 segna un record di istanze e imprese insediate: 51 richieste di accesso al regime innovazione per un totale di 75 Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico certificate. Imprese che operano in diversi ambiti, da quello industriale a quello dei servizi, passando dal settore sanitario al biologico e che occupano ben 127 lavoratori dipendenti. Un incremento evidente rispetto al 2020 che si era assestato a 17 nuove istanze e ancora più marcato se paragonato con il dato del 2019, in cui ce n’erano state solo 9. Un trend positivo di consensi che è proseguito anche nei primi mesi del 2022: ad oggi sono già entrate in regime 14 nuove imprese e 20 sono le istanze presentate. In totale si registrano 80 imprese ACT con 171 lavoratori dipendenti.

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