La montagna e il topolino. Il vecchio detto torna utile all’opposizione per criticare la riforma della pubblica amministrazione su cui il Segretario agli Interni Valeria Ciavatta lavora già dalla passata Legislatura.
SAN MARINO – La montagna e il topolino. Il vecchio detto torna utile all’opposizione per criticare la riforma della pubblica amministrazione su cui il Segretario agli Interni Valeria Ciavatta lavora già dalla passata Legislatura.
In aula, per la prima lettura, i tre progetti di legge redatti con un duplice obiettivo: rinnovare la macchina della PA (che secondo Fixing resta un carrozzone insostenibile) e ridurre i costi, di almeno il 10%.
I progetti su cui si basa il provvedimento sono sostanzialmente tre: una legge qualificata sui Dipartimenti della PA, la revisione dei titoli di studio e la riforma della struttura e del modello organizzativo.
Tra gli aspetti più evidenti (e più criticati dall’opposizione) la “cabina di regia” della PA, che sarà composta dal Direttore della Funzione Pubblica, dal Direttore delle Risorse Umane e dal Direttore della Pianificazione.
Ancora l’opposizione critica duramente la riforma definendola “verticistica” e “da primi anni Novanta”, quando cioè la crisi era ben lungi da venire e ci si poteva permettere di non fare i conti anche con gli spiccioli. Inoltre tale riforma non risolverebbe il problema del precariato.
