Home NotizieSan Marino San Marino, avvelenati altri tre cani. L’Apas chiede un incontro alla Reggenza

San Marino, avvelenati altri tre cani. L’Apas chiede un incontro alla Reggenza

da Redazione

Avvelenamento

 

A Ca’ Muraccino di Santa Mustiola sono state barbaramente uccise Tea e Maya. Tragica fine anche per Gigi, che scorazzava a Murata. Il dramma degli avvelenamenti non accenna a diminuire.

 

Avvelenamento

 

 

“Il dramma degli avvelenamenti a catena di cani non accenna a diminuire, anzi, ci sentiamo di affermare che oramai stia prendendo i contorni di una vera e propria emergenza nazionale. In pericolo sono le vite degli animali, cani, gatti, selvatici ma anche quella delle persone, nello specifico dei bambini” scrive l’Apas. Solo nella giornata di ieri, ben tre cani sono stati vittime dell’avvelenatore. A Ca’ Muraccino di Santa Mustiola, nella mattinata di ieri, sono state barbaramente uccise Tea e Maya, due dolci meticcie che allietavano la famiglia con la loro esistenza e fedele compagnia. Le cagnoline hanno trovato la morte all’interno del proprio recinto protetto, dove spesso i proprietari ricevevano amici con bambini e cani per trascorrere piacevoli ore in relax. La morte è giunta loro, attraverso bocconi di lardo e carne, di piccole dimensioni, lanciati dal killer dentro il recinto, simili ad escrementi di cane, quindi difficilmente individuabili. Altri bocconi sono stati rinvenuti ai bordi della strada, appena fuori il recinto. Nelle stesse ore, a Murata, Gigi, un meticcio lupetto al seguito della proprietaria, dopo aver percorso un tratto di Fonte dell’Ovo, facendo tappa anche nel P.le Taddeo da Montefeltro, la piazza parcheggio di Murata, ha accusato i classici sintomi dell’avvelenamento, come tremori e bava. Condotto immediatamente dal veterinario, nell’istante in cui veniva fatto scendere dall’auto, in preda a violente convulsioni, si è allontanato correndo e nonostante le ricerche non è stato più ritrovato. Sappiamo con certezza che Gigi era un cagnolino, ubbidiente e docile, che non si sarebbe mai allontanato dal fianco della padrona, e quanto accaduto fa pensare con certezza quasi assoluta che sia stato vittima dell’ennesimo caso di avvelenamento. La cittadinanza da mesi sta vivendo nell’incubo e nella rabbia, per la paura di perdere i propri animali di affezione, indignata di subire una tale limitazione di libertà di movimento assieme ai propri cani, dovendo rinunciare per prudenza alle salutari passeggiate. Allo stesso modo, un territorio contaminato da potenti veleni, è fonte di grande rischio anche per la salute pubblica e molti lamentano il rischio per i bambini. L’Associazione Sammarinese Protezione Animali, è vicina a tutte quelle famiglie che stanno vivendo nel dolore per l’atroce morte dei propri fedeli amici e che piangono non rassegnate, chiedendo a gran voce giustizia e maggiore protezione. Pertanto, dal momento che questa tragedia sta assumendo proporzioni inaccettabili, e che in questi mesi nessuna nota ufficiale del Governo si è levata per affrontare il problema in maniera efficace ed organica, l’APAS unitamente ad altre Associazioni e cittadini si rivolgerà direttamente alla Reggenza affinché sottoponga con urgenza all’attenzione del Governo e del Consiglio Grande e Generale l’emergenza avvelenamenti.

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