Si è svolta in un clima di allegria e solidarietà la prima edizione della manifestazione intitolata “Tuttavia…ci divertiamo e facciamo sport!” ospitata da Montegiardino, nella Repubblica di San Marino, e dedicata al mondo della disabilità.
di Marta Pellizzi
SAN MARINO – Si è svolta in un clima di allegria e solidarietà la prima edizione della manifestazione intitolata “Tuttavia…ci divertiamo e facciamo sport!” ospitata da Montegiardino, nella Repubblica di San Marino, e dedicata al mondo della disabilità. Nonostante il tempo incerto e piovoso l’evento si è comunque svolto al meglio nelle giornate di sabato e domenica ed a parte alcune modifiche al programma si è riusciti a sviluppare tutto ciò che era stato pensato per l’occasione. La piccola piazza del Castello si è infatti riempita di decine di persone che hanno visitato gli stand dell’associazione Attiva-Mente (organizzatrice dell’evento) e tutti gli stand informativi presenti, oltre alle varie discipline per persone con disabilità che venivano presentate. Tra dimostrazioni, spettacoli e dibattiti si è voluto far conoscere a chi ha una difficoltà quello che è possibile fare in ambito sportivo nel territorio sammarinese e non solo, e grazie alle testimonianze degli illustri sportivi si è compreso quanto una difficoltà non sia limitante delle proprie aspirazioni e dei propri sogli. Tra gli ospiti erano presenti Sara Zanca (campionessa di nuoto), Paola Pezzo (campionessa di mountain bike) e anche Gianmaria Dal Maistro, campione di sci alpino. Hanno anche divertito il pubblico le partite di sitting volley, calcio integrato e basket in carrozzina, con giocatori provenienti da molte parti d’Italia.
“Una manifestazione che speriamo cresca e che faccia largo tra l’interesse della gente e di tutti quelli che possono sostenere lo sport sotto tutte le sue sfaccettature” dice Lorenzo Tomasi, uno dei giocatori di basket che è arrivato da Trento per Tuttavia.
Insomma due giornate di riflessione e divertimento, che hanno fatto di un piccolo luogo suggestivo, un luogo di sport e di cultura dell’integrazione. Questo evento è il sinonimo di come i piccoli gesti siano portatori di grandi ideali e grandi cose in cui tutti sono uguali e dove la parola ‘disabile’ può e deve essere chiusa nel cassetto.