Si stanno svolgendo in questi giorni le attività didattiche sul sito archeologico della “Tanaccia”, che gli Istituti Culturali-Musei di Stato e il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di San Marino hanno organizzato per le scuole sammarinesi.
Nell’antichità le cime dei monti, vicine al cielo e agli dei, erano spesso considerate luoghi sacri.
Ritrovamenti fortuiti e successivi scavi archeologici (1990-1992) hanno permesso di individuare sul Monte Titano, in località “Tanaccia”, un’antica area di culto, attiva dalla seconda età del Ferro alla prima età imperiale (V a.C. – I d.C.).
Il culto era connesso alla presenza di una grotta posta alla base di uno sperone roccioso e di un piccolo pianoro sovrastante. Tra i reperti recuperati piccole statuine in bronzo di devoti, che venivano fissate direttamente sullo sperone roccioso con piombo fuso; ex voto in terracotta raffiguranti braccia e dita, cioè le parti del corpo oggetto di guarigione; numerose monete.
Dopo un periodo di abbandono, la Tanaccia fu nuovamente occupata in età tardoantica (IV – prima metà VI secolo d.C.), probabilmente a scopo militare. A quest’epoca risale una cisterna per l’acqua.
Le attività didattiche prevedono una passeggiata archeologica alla Tanaccia e sul crinale del Monte Titano, in modo che i bambini/ragazzi abbiano un contatto diretto con il sito archeologico e il paesaggio. La visita prosegue al Museo di Stato dove i partecipanti possono analizzare, anche con l’ausilio di apposite schede didattiche, i reperti descritti durante il percorso. Qualora non sia possibile effettuare la passeggiata, la visita al Museo è preceduta da un’attività laboratoriale sui culti antichi.
Due diverse attività per favorire, in un’interazione tra museo e territorio, la conoscenza del patrimonio archeologico sammarinese alle nuove generazioni di cittadini, grazie alla collaborazione tra Istituti Culturali e Università di San Marino.