Home NotizieItalia Partenza sprint di Giorgio Squinzi: Guerra alla burocrazia

Partenza sprint di Giorgio Squinzi: Guerra alla burocrazia

da Redazione

Squinzi-Giorgio-Confindustria

 

Dallo scorso mese di marzo si sapeva che Giorgio Squinzi era l’erede designato di Emma Marcegaglia alla guida di Confindustria.

 

La votazione della Giunta nazionale di Confindustria l’aveva visto prevalere su Alberto Bombassei, il Presidente di Brembo, di stretta misura (93 voti a 82).

 

Ieri l’incoronazione ufficiale è avvenuta con il voto dell’assemblea privata di Confindustria che, compatta, ha eletto il candidato unico a numero uno della confederazione: 94% delle preferenze, 1.218 voti favorevoli, 81 contrari.

 

“L’Italia è fatta di imprese speciali che hanno bisogno di un Paese normale” è stata la dichiarazione di Giorgio Squinzi poco prima dell’elezione a Presidente della più importante associazione di categoria italiana. Un Paese che abbia “Regole semplici, affidabili, chiare e in numero ragionevole”.

 

L’Italia deve ricominciare a crescere e la madre di tutte le battaglie di Confindustria, nel prossimo quadriennio, sarà contro la burocrazia. Ma anche sicurezza sul lavoro e soprattutto crescita, crescita crescita. Scontato, nel suo discorso, il ringraziamento al Presidente uscente, Emma Marcegaglia, che ha rappresentato con forza le istanze del mondo dell’impresa in questi anni così difficili.

 

Proprio oggi è prevista la prima relazione ufficiale di Squinzi Presidente, all’assemblea pubblica di Confindustria, davanti a 3 mila imprenditori e a un parterre du roi, che comprende una nutrita delegazione di governo guidata dal Ministro Corrado Passera e ai Presidenti di Camera e Senato.

 

 

LA SCHEDA: CHI E’ GIORGIO SQUINZI

 

 

 

 

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