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Il Sole 24 ORE: i risultati del I semestre 2020 risentono degli impatti del Covid-19

da Redazione

Nel primo semestre 2020, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 88,2 milioni di euro che si confrontano con un valore pari a 100,8 milioni di euro del primo semestre 2019 (-12,6 milioni di euro, pari al -12,5%). Lo scostamento negativo dei ricavi risente in maniera significativa degli effetti legati all’emergenza sanitaria per il virus Covid-19 e alle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative, che hanno aggravato la debolezza connessa al calo strutturale del mercato di riferimento. In particolare: i ricavi pubblicitari sono in calo di 6,0 milioni di euro (-15,3% da 39,0 a 33,1 milioni di euro), i ricavi editoriali diminuiscono di 1,8 milioni di euro (-3,5% da 52,6 a 50,8 milioni di euro) e gli altri ricavi registrano una flessione di 4,8 milioni di euro (-52,2% da 9,2 a 4,4 milioni di euro). I ricavi dell’area Cultura hanno registrato una flessione dell’83,8%, poiché sono state chiuse completamente le attività del Mudec – Museo delle Culture di Milano, fino al 28 maggio. Successivamente a partire dal 29 maggio il Comune di Milano ha riaperto l’accesso alla Collezione Permanente, con capienza contingentata, per tre giorni alla settimana.

L’emergenza Covid-19, registrata in tutta Italia a partire dalla fine di febbraio 2020, sta inoltre avendo impatti sia sulle copie diffuse e dichiarate dall’Editore ad ADS, sia sulle copie vendute. Relativamente alle vendite de Il Sole 24 ORE in versione cartacea, si registrano impatti positivi su canale edicola con un incremento rispetto al periodo ante Covid-19; di contro impatti negativi si stanno verificando sulle vendite continuative del prodotto destinate a settori di business che hanno risentito degli effetti del lockdown e delle misure restrittive ancora in corso (come per esempio treni e aerei) e sulle vendite in blocco in occasione di eventi, nonché sulla sospensione temporanea di abbonamenti cartacei destinati a imprese, banche e studi professionali. Per quanto riguarda il quotidiano in versione digitale, invece, sono aumentati in numero significativo i nuovi abbonamenti portando ad una crescita delle copie diffuse rispetto al periodo ante-Covid.

Nel primo semestre 2020 il portale www.ilsole24ore.com registra una media giornaliera di oltre 2 milioni di browser unici con una crescita del 121,3% rispetto alla media del 2019 (Fonte: Webtrekk). L’effetto combinato dell’esplosione della domanda di contenuti legati a Coronavirus da canali digitali, correlata ad una maggiore disponibilità a sottoscrivere offerte di contenuti a pagamento in virtù della gravità e incertezza della situazione, e di un forte presidio dell’offerta sia free (multiformato/multicanale) che pay dei prodotti digitali, accompagnato da un evidente effetto di trust e rilevanza delle informazioni fornite, ha favorito una crescita straordinaria nei consumi digitali del brand. Il risultato è legato alla copertura real time dei temi legati all’emergenza Covid-19, particolarmente sentito sul mese di marzo (3,77 milioni di browser unici media giornaliera, +281% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) e aprile (3,15 milioni di browser unici media giornaliera, +252% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente), per poi ridimensionarsi nei mesi successivi mantenendo comunque un delta positivo nel confronto con l’anno precedente anche sul mese di giugno (1,57 milioni di browser unici media giornaliera, +48,1% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Record giornalieri del semestre registrati il 12 marzo 2020 per browser unici (5,5 milioni) e il 22 marzo 2020 per pagine viste (17,4 milioni) e indicatori in picco sia per video (stream views media giorno +138,6% verso il primo semestre 2019) sia sui canali social. In particolare, la fanbase Facebook è cresciuta nel mese di marzo del +3,6% (verso media mensile dei tre mesi precedenti +0,7%) e ad aprile del +2,4%; la fanbase Instagram a marzo è cresciuta del +10% (verso media mensile dei tre mesi precedenti +3,6%) e ad aprile del 6,9%. Nel primo semestre 2020 Il Sole 24 ORE mantiene saldo il primato di media su LinkedIn con quasi 750 mila follower. Proseguono le dirette live con le redazioni anche su LinkedIn.

Le principali dinamiche che hanno caratterizzato i ricavi consolidati sono:

– i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 24,5 milioni di euro, in diminuzione di 0,8 milioni di euro (-3,2%) rispetto al primo semestre 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 15,4 milioni di euro, in calo di 0,9 milioni di euro (-5,5%) rispetto al pari periodo del 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano digitale ammontano a 9,1 milioni di euro in leggero incremento (+0,8%) rispetto al primo semestre 2019;

– i ricavi pubblicitari del Gruppo, pari a 33,1 milioni di euro, sono in diminuzione di 6,0 milioni di euro (-15,3%) rispetto al primo semestre 2019, registrando un risultato migliore rispetto all’andamento di mercato in calo del 30,1%. A partire da marzo il diffondersi della pandemia Covid-19 ha inevitabilmente influito sull’andamento del mercato pubblicitario e, di riflesso, sulla raccolta System. La propagazione della pandemia ha portato alla sospensione di eventi fisici, a cui Il Sole 24 ORE ha risposto con lo sviluppo di nuovi format digitali. Sono state anche rallentate le iniziative speciali create ad hoc per i clienti, in grado di compensare il perdurare della crisi del mezzo stampa, mezzo che rappresenta il 48% della raccolta complessiva della concessionaria;

– i ricavi di editoria elettronica dell’area Tax & Legal sono pari a 17,5 milioni di euro in aumento dello 0,8% rispetto al pari periodo del 2019, nonostante gli effetti negativi legati al Covid-19, che ha determinato anche la chiusura di molti studi professionali con conseguenti impatti sulle vendite di banche dati e software;

– i ricavi dell’Area Cultura, pari a 1,2 milioni di euro, sono in diminuzione di 6,3 milioni di euro (-83,8%) rispetto al pari periodo del precedente esercizio.

La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 ORE da gennaio a maggio 2020 è complessivamente pari a 145.031 copie medie giorno (-7,6% rispetto l’omologo periodo dell’anno 2019). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – maggio 2020 è pari a 65.157 copie (-15,4% rispetto l’anno 2019). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 79.874 copie medie giorno (-0,1% rispetto l’anno 2019). Da segnalare, in particolare nei mesi da febbraio a maggio 2020, la continua crescita delle vendite edicola con un incremento nel mese di maggio del 10,6% rispetto al mese di maggio 2019 (Fonte: ADS, Vendita canali prev. disp. di legge), con un mercato che nel mese di maggio 2020 ha registrato una contrazione del 7,9% rispetto a maggio 2019. La copertura straordinaria legata all’emergenza Covid-19 ha premiato anche la diffusione digitale de Il Sole 24 ORE, con un incremento nel mese di maggio 2020 dell’11,3% rispetto al mese di maggio 2019 (Fonte: ADS, Copie diffuse digitali).

Come riportato nel Resoconto Intermedio di Gestione del 30 settembre 2018, il Gruppo ha richiesto a una Società terza indipendente di esprimere un giudizio sull’effettiva applicazione delle appropriate procedure adottate per il calcolo del Total Paid For Circulation (“TPFC”, ossia numero totale delle vendite a pagamento giornaliere de Il Sole 24 ORE in tutti i mercati attraverso i canali cartacei e digitali) al 30 giugno 2020; a conclusione delle proprie verifiche, la Società terza indipendente ha emesso un Report di assurance (ISAE 3000 – Limited assurance) senza rilievi in data 24 luglio 2020.

Sulla base di tali procedure, il Total Paid For Circulation medio del periodo gennaio – giugno 2020 è stato determinato in 179.726 copie (-3,2% rispetto al medesimo periodo del 2019), comprensive di tutte le copie digitali multiple vendute, ma non dichiarabili come diffuse ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione.

 

Evoluzione prevedibile della gestione


Il primo semestre del 2020 conferma il persistere delle condizioni di debolezza del mercato e di una generale incertezza nell’economia italiana che influenzano, in particolare, l’andamento della raccolta pubblicitaria. L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 e le misure straordinarie introdotte dalle autorità competenti per contenerla, hanno determinato un peggioramento delle condizioni generali dell’economia a livello globale di cui al momento è difficile prevedere sia la portata sia la durata. Nel primo trimestre del 2020, secondo l’Istat, il Pil è diminuito del 5,3% rispetto al trimestre precedente e si prevede una marcata contrazione del Pil nel 2020 (-8,3%) e una ripresa parziale nel 2021 (+4,6% – Fonte: comunicato stampa Istat – prospettive economia italiana 2020-2021 – 8 giugno 2020).

In considerazione della situazione di emergenza sanitaria, il settore editoriale ed in particolare il mercato pubblicitario sono caratterizzati da una generale incertezza su quelli che saranno gli effetti del diffondersi della pandemia.

Inoltre, in conformità con l’ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Lombardia ed i successivi provvedimenti di legge, sono stati annullati alcuni eventi del Gruppo 24 ORE ed altri sono stati riprogrammati nel corso del 2020. A seguito della medesima ordinanza le attività del Mudec – Museo delle Culture di Milano, gestito dalla società controllata 24 ORE Cultura S.r.l., sono state chiuse fino al 28 maggio e successivamente a partire dal 29 maggio il Comune di Milano ha riaperto l’accesso alla Collezione Permanente con capienza contingentata per tre giorni alla settimana.

In data 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’aggiornamento del Piano 2020-2023 che recepisce gli impatti della crisi sanitaria legata al diffondersi del Covid-19. L’aggiornamento del Piano 2020-2023 post-Covid conferma sostanzialmente le linee guida strategiche e gli obiettivi di medio-lungo periodo del Piano 2020-2023 pre-Covid.

Nonostante il significativo calo dei ricavi attesi per il 2020, il nuovo piano 2020-2023 post-Covid prevede ricavi consolidati in crescita e conferma il progressivo miglioramento dei margini operativi anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e operativi.

Il Gruppo continua a monitorare con estrema attenzione sia l’evolversi dell’emergenza sanitaria legata al virus Covid-19 che le potenziali ricadute sui mercati di riferimento, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.

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