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Fisco, Misiani a Radio 24: “Rinvio a settembre avrebbe aggravato la situazione”

da Redazione

Un nuovo rinvio delle scadenze fiscali “a settembre avrebbe aggravato la situazione, ci sono molte scadenze, dobbiamo rimettere ordine e lo faremo con una riforma organica del fisco, il ministero dell’Economia sta approfondendo e speriamo con la Legge di bilancio di dare un cambio”. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, aggiungendo che la proposta del direttore dell’Agenzia delle Entrate “è interessante, perchè servirebbe a sdrammatizzare il meccanismo del saldo-acconto, c’è la necessita di approfondirla”. Ernesto Maria Ruffini ha proposto un nuovo sistema fiscale, basato su prelievi mensili, che il contribuente deve solo autorizzare, in modo da ridurre gli adempimenti fiscali di ogni azienda e partita IVA. Misiani ha poi concluso a Radio 24: “Il Governo ha fatto parecchi interventi a favore delle piccole e medie imprese e con lo scostamento di bilancio chiederemo, nei prossimi giorni, di allungare le scadenze di settembre”.

 

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“Non è drammatico che ci sia un controllo sui programmi di spesa, non è drammatico purché non diventi un diritto di veto, bisogna rispettare le prerogative della Commissione Europea e del Parlamento secondo i trattati. Noi siamo d’accordo sulla coerenza dei programmi di spesa con gli obiettivi definiti dall’Unione Europea, siamo d’accordo sui meccanismi di trasparenza e di verifica. Abbiamo il dovere di spendere nel migliore dei modi possibili le risorse europee, e di non sprecarle come invece è stato fatto in passato. Sono risorse che servono per investimenti e progetti di sviluppo, non per spese correnti ne’ per nazionalizzare”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, in merito ai difficili negoziati in corso al Consiglio Europeo sul Recovery Fund. “Non mancano idee e proposte su cui costruire il Recovery Plan italiano, – Misiani aggiunge a Radio 24 – obiettivo è presentarlo a settembre, in anticipo rispetto alle tempistiche proposte dalla Commissione Europea che arrivano fino alla prossima primavera. La volontà del governo italiano di lavorare in anticipo sul Recovery Plan è la dimostrazione di come lavoriamo sul serio sugli impegni che servono, non per finanziare interventi a pioggia, ma programmi precisi di rilancio e di sviluppo”.

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