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Cassa di Risparmio di San Marino estranea alla vicenda MPS

da Redazione

Il possibile collegamento fra l’inchiesta MPS ed il procedimento avviato a proprio carico nel 2008 dalla Procura di Forlì, già ipotizzato nei giorni scorsi, è in realtà del tutto improprio.

 

La Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, nuovamente citata in relazione all’inchiesta che sta interessando Monte Paschi Siena questa volta con l’articolo a firma Carlo Bonini apparso su “La Repubblica” di oggi 11 febbraio, desidera ancora una volta chiarire che il possibile collegamento paventato dall’articolo stesso – fra l’inchiesta MPS ed il procedimento avviato a proprio carico nel 2008 dalla Procura di Forlì – già ipotizzato nei giorni scorsi, è in realtà del tutto improprio.

Le vicende finanziarie dei due filoni d’inchiesta sono infatti del tutto differenti e inoltre Cassa di Risparmio è estranea ai rapporti con MPS in evidenza in questi giorni.

Va inoltre nuovamente chiarito che l’articolo, nel tentativo di sostenere il collegamento fra le due vicende, interpreta le operazioni fra MPS e Cassa RSM, peraltro cessate fin dal lontano giugno 2008, come ipotesi delittuose, quando tale operatività è invece già stata giudicata pienamente legittima in due diversi procedimenti giudiziari (Cassazione n.2149/08 e Tribunale di Rimini n.1025/19.7.2012). Infatti il movimento di banconote fra la Filiale di Forlì di Banca d’Italia e San Marino, giudicato anomalo dal giornalista, quasi la prova di per sé della illegittimità dello stesso, non ha invece nulla di misterioso: in base ad Accordi Internazionali, prima con l’Italia, poi con l’Unione Europea, San Marino ha rinunciato a battere una propria moneta, accettando di servirsi prima della lira, poi dell’euro, per la circolazione monetaria in San Marino.

La normativa italiana ha previsto che le operazioni di movimento contanti fossero effettuate da una Banca italiana di rilevante dimensione e che ci si servisse di un Vettore specializzato per i trasporti. L’unico punto di contatto con la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino è costituito dal fatto che la Banca prescelta fino al 2008 è stato MPS.

Totalmente destituito di fondamento è dunque sostenere che il MPS si sia prestato a ripulire migliaia di assegni messi all’incasso da Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino: l’articolo non considera neppure la regolamentazione data da Banca d’Italia alle banche di San Marino, per la quale Cassa di Risparmio è stata ammessa a servirsi di altra Banca italiana (non MPS) per l’accesso diretto alla “stanza di compensazione” per gli assegni spiccati in Italia e versati sul proprio conto da correntisti della Cassa stessa. Dunque l’intermediazione del MPS per la negoziazione di assegni non era affatto necessaria.

In sostanza, quindi, nessun mistero nei rapporti tra MPS e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, così come del tutto inconsistente è il raffigurato legame tra le due inchieste.

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