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Consiglio, modalità per l’individuazione dei gestori del patrimonio di Fondiss

da Redazione

Il decreto è stato ratificato con 28 voti a favore, 8 contrari e 4 astenuti. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

Nel pomeriggio prosegue l’esame dei decreti delegati. Si riparte dalle repliche al dibattito sul decreto n.39 “Modalità per l’individuazione dei gestori del patrimonio di Fondiss, Riforma Previdenziale, istituzione del sistema complementare” che viene infine ratificato con 28 voti a favore, 8 contrari e 4 astenuti.

Nel corso dell’esame dell’articolato del decreto n.39, tra gli emendamenti presentati congiuntamente da Rete-C10-Su, ne sono accolti cinque: all’art. 1, “Ambito di applicazione” viene accolto l’emendamento che aggiunge tra i punti individuati dal decreto “gli obblighi dei soggetti gestori”; due gli emendamenti accolti all’art. 4 “Modalità e processo di selezione dei gestori”, comma 1 lettera b; comma 5 lettera c; infine all’art. 6 “Questionario” comma 3. all’Art. 7 “Valutazione delle offerte e assegnazione degli incarichi”comma 6.

Si procede quindi velocemente alla ratifica dei decreti successivi: il n.45 – Riposi compensativi del personale del Servizio Socio-Sanitario dell’Iss; il Decreto legge n.47 – Misure urgenti in materia di lotta al terrorismo. Infine, con 21 voti a favore, 17 contrari e un astenuto, viene ratificato il Decreto n.6 – Statuto della Società ‘Techno Science Park San Marino – Italia S.p.A.

In seduta notturna si proseguirà con l’esame dei decreti all’ordine del giorno.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 23. Ratifica decreti delegati e decreti legge

Decreto n.39. Modalità per l’individuazione dei gestori del patrimonio di FONDISS, istituito dalla Legge 6 dicembre 2011 n.191 – Riforma Previdenziale: istituzione del sistema complementare

Repliche

Andrea Zafferani, C10: “Noi abbiamo discusso al tavolo questo decreto perché è previsto dalla legge del 2011, era doveroso partecipare e dire la nostra su un decreto che attua l’articolo 11 della legge 191. Per il segretario non aveva senso fare questo decreto prima del referendu, ma mi viene da dire che se invece di andare a pasticciare sulla legge vi dedicavate subito a mettere in piedi quello che per legge doveva essere messo in piedi avremmo attuato molto prima i disposti normativi. Credo si voglia continuare a modificare questa legge perchè c’è un grandissimo business dietro e nessuno mi farà cambiare idea. Non abbiamo in mente un modello diverso, noi vogliamo il modello previsto dalla legge. Se le linee politiche vanno verso l’esternalizzazione, i tecnici mettono in piedi strutture in linea a queste, è compito dei tecnici. Noi non conosciamo ancora quello su cui state lavorando e queste linee politiche, le chiediamo segretario per ragionare su qualcosa di serio. Non sta in piedi che il governo si trinceri dietro i tecnici”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Dire che la scelta scellerata non era dei cittadini ma dei proponenti, ma se lo fosse stata i Garanti non l’avrebbero accettata. Era scelta legittima condivisa dalla cittadinanza. E’ sbagliato quello che ha fatto il governo. L’esito del referendum è stato chiaro, noi chiediamo di tornare alla legge del 2011 e di tenerne conto, non solo di alcune sue parti. Da un Aula consiliare mi sarei aspettato che il segretario avesse riconosciuto che quanto fatto dalla cittadinanza sia considerato peggiorativo.

Non siamo noi ad amministrare i fondi, se si è perso il 3% di rendimento, è responsabilità del comitato amministratore, non di chi ha fatto il referendum”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato replica: “Il decreto è altra cosa dal provvedimento di legge. Chiederei di circoscrivere il dibattito a questo decreto che è molto preciso”.

Decreto legge n.47- Misure urgenti in materia di lotta al terrorismo

Giancarlo Venturini, segretario di Stato agli Affari Interni: “Dobbiamo adeguare il nostro Paese alla convenzione internazionale siglata a New York in materia di contrasto al terrorismo. L’emendamento è semplicemente una puntualizzazione. Facciamo riferimento alla convenzione internazionale e non alla convenzione europea. Si tratta di un emendamento prettamente tecnico”.

Decreto delegato n.6 – Statuto della Società ‘Techno Science Park San Marino – Italia S.p.A.

Roberto Ciavatta, Rete: “Abbiamo chiesto lo scorporo del decreto perché all’articolo 10 quando si parla degli amministratori si aggiunge un comma bis in cui si dice che gli amministratori possono essere assunti come dipendenti della società. L’articolo 19 parla delle figure incompatibili, ma il comma 1 bis prevede delle deroghe all’incompatibilità nel caso in cui sussistano “ragioni di opportunità e di interesse”.

Marco Arzilli, segretario di Stato all’Industria: “Introduciamo due modifiche allo Statuto. Con questi due articoli diamo possibilità a chi è parte del cda di essere anche dipendente per continuare percorso di formazione e dare competenze gestionali. In questo caso è membro del cda chi ha vinto la selezione per la gestione dell’incubatore ed è dentro il Cda per mettere a disposizione la sua conoscenza. Per quanto riguarda il secondo articolo andiamo a prevedere delle deroghe per consentire la partecipazione da parte di strutture regionali, ricordiamo che sono coinvolte sia le Marche che l’Emilia Romagna, al progetto. Solo però in taluni casi per comprovate ragioni di opportunità e di interesse”.

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