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Consiglio Grande e Generale, lunedì marzo 2024, seduta del pomeriggio

da Redazione

La sessione del Consiglio Grande e Generale si avvia verso la conclusione mentre prosegue il confronto sul Comma 9, relativo alle Istanze d’Arengo.

Nel pomeriggio ne vengono discusse 5: quattro sono quelle approvate.

Alle 15 riprende l’esame dell’Istanza numero 14, “affinché sia introdotta la possibilità per le donne di ricorrere all’anestesia epidurale durante il parto”. Dopo il riferimento del Segretario di Stato Mariella Mularoni (tenutosi in mattinata), ha inizio un dibattito caratterizzato da numerosi interventi specialmente da parte delle rappresentanti femminili delle varie forze politiche.

Miriam Farinelli (Rf) si dice “favorevole” ma solo “qualora possano esserci tutte le condizioni organizzative per mettere in sicurezza la mamma e il bambino. Se questo non potrà essere, allora sono solo parole”. Iro Belluzzi (Libera) conferma il sostegno all’Istanza che ci “dovrebbe spingere a delle riflessioni per arrivare a rivedere l’organizzazione dell’ISS, della sanità espressa nei confronti dei nostri cittadini, in funzione della garanzia di una buona qualità”. “Non deve passare il messaggio che chi è in quel settore non abbia fatto il possibile per aiutare le donne, ci sono delle difficoltà organizzative che devono essere superate” osserva Aida Maria Adele Selva (Pdcs), dando il suo appoggio all’Istanza. “Il dolore – afferma Daniela Giannoni (Rete) – è inutile laddove la scienza ci ha messo a disposizione metodi per soffrire meno. Non è con la sofferenza che si dà valore al parto”. Per Michela Pelliccioni (Domani Motus Liberi) “all’interno di quest’Aula oggi viene compiuto un passo importante non solo per l’argomento medico in sé ma anche per quanto riguarda la cultura e l’attenzione nei confronti delle donne”.  “Se siamo qui a discutere di una pratica ormai assodata, è solo grazie ad una pressione e una ulteriore richiesta della società civile” afferma Marica Montemaggi (Libera). “Non dovrebbe essere una tematica da Consiglio Grande e Generale, ma da strutture organizzative dell’ISS” è l’appunto di Nicola Renzi (Rf).

L’Istanza è accolta all’unanimità con 48 voti favorevoli.

Si resta sul fronte della sanità con l’Istanza numero 34, “per l’installazione di una culla termica o culla per la vita presso la struttura ospedaliera di San Marino o comunque in territorio”.

“La culla è uno strumento a disposizione soprattutto di quella parte di società, che spesso si fa finta di non vedere e che non si rivolgerà mai alla struttura sanitaria – dice il Segretario di Stato Mariella Mularoni –. Con la culla si può salvare la vita di bambini che la mamma non può accogliere o non si sente di tenere con sé. Uno strumento per aiutare le donne, in un momento drammatico, pieno di dolore, ma che rispetta la dignità della vita. La Repubblica di San Marino da sempre terra di accoglienza, saprà tutelare la vita dei neonati e garantire l’anonimato della madre, pertanto condividendo lo spirito dell’istanza, invito l’aula ad accoglierla”. Dubbi e contrarietà vengono sollevate dal movimento Rete, Libera e Domani Motus Liberi: le critiche non riguardano tanto il progetto della “culla termica” in sé, ritenuto valido in linea di principio, ma “la componente ideologica e di parte” che accompagna la “stipula di convenzioni con associazioni pro vita sammarinesi giuridicamente riconosciute” affermano i contrari: viene dunque invocata una riformulazione dell’Istanza in senso “più laico e super partes”, “ragionando in maniera più organica e complessiva e togliendo le bandierine di carattere politico”. Da Marica Montemaggi (Libera) la proposta di un ordine del giorno “per affrontare il tema in maniera più asciutta ed istituzionale”. Iniziativa condivisa anche da Roberto Ciavatta (Rete): “Se questo vuole essere un braccio di ferro con le associazioni pro vita, noi non ci stiamo”. Poi incalza il Pdcs: “Mettiamoci al tavolo e facciamo un ordine del giorno”. Si arriva così al deposito di un Odg sottoscritto da Rete, Libera e Gruppo misto con il quale viene chiesta l’attivazione di“un protocollo per la presa in carico del neonato esclusivamente dal servizio sanitario  pubblico”.

L’Istanza è accolta con 31 voti favorevoli e 22 contrari. Anche l’Odg viene approvato con 24 voti favorevoli e 23 contrari.

Accolta, con 42 voti favorevoli e 1 astenuto, pure l’Istanza n.20 “per l’adozione di una profilassi pre-esposizione per la prevenzione e diffusione del virus HIV con accesso gratuito”. Via libera poi, con 28 voti favorevoli su 28, all’Istanza numero 24 “affinché venga predisposta una normativa per la tutela dell’unicità del centro storico del Castello di Borgo Maggiore”.

Si passa all’esame dell’Istanza numero 19 “per richiedere l’adozione di una normativa che regolamenti i criteri di disciplina e di rimborso dei correntisti coinvolti in crisi bancarie”. “Il regolamento che BNS segue è la legge ipotecaria – chiarisce il Segretario di Stato Marco Gatti -. I depositanti che sono tutti dello stesso grado vengono pagati in funzione delle masse attive che BNS riesce a recuperare. Nel momento in cui BNS inizia a ritirare i titoli con scadenza 2024, risponde al par condicio creditorum. Dunque non vi è bisogno di un regolamento, bisogna continuare con queste attività di recupero. Il fatto che lo Stato sia intervenuto con questo Decreto ha garantito i depositanti”. Dunque l’indicazione del Segretario è di respingere l’Istanza in quanto “fare un regolamento contro la legge ipotecaria creerebbe confusione”.

AskaNews

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