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Evoluzione della condizione femminile a San Marino nell’ultimo decennio

da Redazione

In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ha analizzato l’evoluzione della condizione femminile nel periodo 2014 – 2023. Le donne residenti a San Marino al 31 dicembre 2023 sono 17.134, pari al 50,5% dei residenti ed hanno un’età media pari a 46,4 anni, 1,6 anni in più dei maschi. Nel 2014 l’età media delle residenti era 43,7 anni e quella dei maschi era 41,5 anni. La speranza di vita alla nascita delle femmine nel 2023 è 87 anni, quella maschile è 83,3 anni; dieci anni fa la speranza di vita femminile alla nascita era 86,4 anni e quella maschile 81,7 anni.

Le donne coniugate sono il 47% del totale ed il 36% è nubile, nel 2014 la percentuale delle donne coniugate era il 51% mentre le nubili erano il 35%. Nella fascia 25-34 anni le donne nubili sono il 71% e solo il 25% sono coniugate; i celibi nella fascia di età 25-34 anni sono l’82% ed i coniugati il 16%. Passando alla fascia 35-49 anni, le percentuali si invertono: le coniugate sono il 67% e le nubili il 23%; lo stesso andamento si riscontra nella popolazione maschile con il 59% di coniugati e il 34% di celibi. Analizzando gli stessi dati del 2014 si rileva che solo il 52% delle donne di età compresa tra 25 e 34 anni era nubile e il 47% coniugato, quest’ultima percentuale saliva al 76% nella fascia di età 35-49 anni. Si evince che in un decennio la propensione al matrimonio della popolazione si è notevolmente ridotta, inoltre la percentuale di donne divorziate passa dal 5% del 2014 al 7% del 2023, ed in particolare, nella fascia di età 50-64 anni, si passa dal 8% al 14%.

Di particolare interesse risulta l’analisi del grado di istruzione delle donne residenti: se nel 2014 il 13% possedeva un titolo di studio universitario, tale percentuale sale al 16% nel 2023. Nella popolazione maschile la percentuale dei laureati è pari al 11% ed è rimasta stabile nell’ultimo decennio. L’evoluzione dell’accesso all’istruzione universitaria da parte delle donne si può analizzare suddividendo la popolazione in fasce d’età: nel 2014 le donne laureate tra i 35 e i 49 anni erano il 23%, nel 2023 la percentuale sale fino al 34% (+11%). Nella medesima fascia di età i laureati sono aumentati, ma in misura minore: si passa infatti dal 16% nel 2014 al 20% nel 2023 (+4%). Negli ultimi dieci anni si è riscontrata quindi una forte propensione delle donne a conseguire titoli di studio di grado universitario rispetto agli uomini.

Per quel che riguarda l’accesso al mondo del lavoro da parte delle donne si può affermare che la maggioranza di esse è occupata. Nella fascia di età 25-59 anni il 79% delle donne lavora, nella medesima popolazione maschile gli occupati sono l’83%. Nel 2014 le donne occupate tra i 25 e i 59 anni erano il 73% e quelle in cerca di occupazione il 10% (840 donne), nel 2023 quest’ultima percentuale è scesa al 5% (385 donne).

Le lavoratrici sono in prevalenza dipendenti: a dicembre 2023 rappresentano il 44% del totale dei lavoratori dipendenti. Confrontando i settori privato e pubblico, la percentuale di donne occupate nel privato è pari al 40% del totale, mentre nel settore pubblico la presenza femminile sale al 60%. Le donne occupate sono in prevalenza impiegate: nel settore privato il 55% delle occupate ricopre questa mansione mentre nel pubblico la percentuale sale all’83%.

Analizzando la presenza femminile in base alla qualifica, emerge che nel settore privato solo il 13% dei dirigenti è donna, mentre nel settore pubblico la percentuale sale al 44%. La mansione impiegatizia è invece ricoperta in prevalenza da donne nel settore pubblico (69%), nel settore privato vi è un’equa ripartizione tra i sessi.

I contratti di lavoro parziale sono stipulati in prevalenza a favore delle donne e rappresentano il 78% sul totale. Sul totale delle lavoratrici, il 23% usufruisce di un contratto a tempo parziale, mentre per i lavoratori questa percentuale scende al 5%.

Come ben noto da tempo, le donne sono sempre meno propense a fare figli e tendono a farli in età sempre più avanzata. La media di figli per donna è passata da 1,53 del 2014 a 1,09 del 2023. Nel 2023 l’età media delle madri è 34 anni, dieci anni fa era 32,3 anni. L’età media delle donne al primo figlio è passa da 30,9 anni nel 2014 a 33,6 anni nel 2023.

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