Home Notizie del Giorno Un Green Festival San Marino 2024 portatore di biodiversità

Un Green Festival San Marino 2024 portatore di biodiversità

da Redazione

Doveva essere il festival della biodiversità, il Green Festival San Marino andato in scena il 23 e 24 febbraio, e così è stato. Biodiversità degli spazi utilizzati, dell’anagrafica del pubblico, della narrazione che andava dal contadino alla grande distribuzione e della stessa impostazione e militanza dei relatori, con il confronto fra parti talora antitetiche che si è dimostrato sempre civile e costruttivo. 

Due giornate intense, con diversi tavoli di lavoro, con relatori provenienti da – Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Romagna e San Marino – e un unico filo conduttore: la tutela della terra che ci nutre e della biodiversità agroalimentare.

Una due giorni che ha lasciato in ciascun partecipante la consapevolezza che il suolo “è un’entità vivente” che respira, si nutre, beve, trasforma, assimila e accumula. “Ci ha trasmesso la certezza che la base che sostiene l’intero ecosistema è fatta di organismi invisibili, batteri che elaborano la materia organica fornendo alle piante quei metaboli e quei macro e micro elementi che rappresenteranno poi il valore nutrizionale dei nostri cibi” dice un organizzatore del festival. 

La biodiversità della vita del suolo, la si è raccontata nella mattinata di venerdì ai ragazzi delle scuole medie, con ricercatori dell’Università di Urbino e tecnici dell’Ufficio Gestione Risorse ambientali e Agricole.

Tuttavia questo patrimonio vitale dei terreni si deteriora con l’agricoltura industriale, ancora di più con quella che tratta le monoculture: essa distrugge nel terreno l’intera biomassa, batteri e altri organismi e animaletti, così che le sostanze nutritive per le piante vengono introdotte artificialmente con la chimica.

Ma mentre la biomassa del terreno mette a disposizione delle piante un banchetto sterminato di minerali e metaboliti, l’agricoltura industriale solo azoto, fosforo e potassio. Vengono cioè a mancare all’appello un’infinità di minerali e metaboliti, per cui se analizzassimo il valore alimentare di un pomodoro “industriale”, vedremmo una povertà estrema di principi nutritivi rispetto a un pomodoro cresciuto su di un substrato “vivo”.

In linea con il suo format, il festival ha trattato anche la cronaca e i temi del momento, come la New Deal europea e la protesta dei trattori, con un occhio di riguardo al nostro territorio e ai protagonisti della filiera agroalimentare sammarinese, a cui è stata dedicata una graziosa pubblicazione disponibile presso Casa Fabrica, sede del Museo della Civiltà Contadina e del Consorzio Terra di San Marino.
Biodiversità come si diceva della platea, in cui si è passati dai più piccoli ascoltatori-interlocutori ai più grandi, da spazi al chiuso come Podere Lesignano e Casa Fabrica, a spazi all’aperto dove è stato impostato un orto bioattivo realizzato da Nicolò Tacconi del team di Ecofuturo Festival, donato dal Green Festival alle Scuole Medie di Fonte dell’Ovo.

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