Home Dal giornale “Vivere l’azienda”: una fucina di progetti e idee

“Vivere l’azienda”: una fucina di progetti e idee

da Daniele Bartolucci

Come funziona e come cresce un’azienda? Cosa serve per creare nuovi prodotti e servizi che poi vengano apprezzati dai mercati? Quali strategie occorre ideare, pianificare e poi mettere a terra perché quello che appare semplice in teoria si trasformi anche in fatturati e permetta all’azienda di fortificarsi in vista delle sfide degli anni a venire?

Tantissime domande a cui gli studenti del V anno del Liceo Economico Aziendale ora sanno rispondere. Ovviamente non a tutte, ma hanno acquisito gli strumenti per comprendere la maggior parte delle dinamiche aziendali, da quelle finanziarie fino a quelle del marketing. Questo grazie al fatto che hanno potuto “Vivere l’azienda”, simulando di essere loro stessi il management.

Il progetto, ideato e organizzato da ANIS, CSdL e CDLS, in collaborazione con la Scuola Superiore di San Marino e il Gruppo Valpharma, è iniziato nella giornata del 24 gennaio, con la visita negli stabilimenti Valpharma a Serravalle, dove, accompagnati dalla Presidente di Valpharma Group, la dott.ssa Alessia Valducci e dal General Manager dott. Alberto Vitez, gli studenti hanno preso coscienza dei tanti processi industriali presenti in una grande azienda. Diversi tra loro, ma anche collegati l’uno con l’altro: la visita in azienda, infatti, aveva lo scopo di fornire anche questa consapevolezza ai ragazzi, per immedesimarsi al meglio in una realtà strutturata senza focalizzarsi unicamente sull’ambito della produzione o del marketing, per esempio, ma appunto di comprendere quella che è una “organizzazione di persone”.

Il percorso formativo, coordinato dal Dott. Roberto Parma e sviluppato dai docenti di INforma, la struttura di ANIS che si occupa di formazione aziendale, è proseguito nella settimana successiva, da lunedì 29 gennaio a venerdì 2 febbraio, con le lezioni in presenza nella sala corsi presso la sede della stessa ANIS, la quale per l’occasione ha messo a disposizione un laboratorio attrezzato ad hoc per poter simulare le attività aziendali insieme ai diversi docenti chiamati ad accompagnare gli studenti dalla strategia aziendale allo sviluppo organizzativo, per arrivare all’operation management e alla sostenibilità aziendale, fino alla fase della comunicazione e del marketing.

Al termine del percorso didattico, gli studenti coinvolti hanno presentato il 12 febbraio ai colleghi delle classi IV i progetti d’impresa sviluppati nel corso dei vari incontri formativi, ovvero coloro i quali saranno coinvolti nell’iniziativa nel 2025.

In pratica, se i diversi gruppi di lavoro rappresentavano il management delle quattro aziende, la presentazione in aula ha simulato l’illustrazione del loro piano strategico al Consiglio di Amministrazione delle stesse aziende. Da qui l’impostazione data, ovvero di un’azienda vera, già strutturata e con un suo bilancio fatto di numeri da cui ricavare indici, opportunità e strategie.

La visita in azienda, le lezioni con i docenti di INforma e il lavoro in classe la settimana successiva, hanno quindi permesso loro di elaborare questi piani strategici, da una parte, ma anche di dare sfogo alla loro creatività e, in gran parte come si è visto, anche alle proprie passioni, attitudini e valori. Elementi come la sostenibilità ambientale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’efficacia dei social piuttosto che la facilità con cui inseriscono il digitale come strumento quasi banale, come la lingua inglese di cui hanno già piena padronanza (alcune presentazioni sono state effettuate direttamente in lingua), sono stati tanto ricorrenti quanto, evidentemente, nel DNA di questa generazione di studenti e, anche, di consumatori. Una consapevolezza che può stupire, ma che rappresenta un grande valore aggiunto al confronto tra Scuola e Impresa attivato con questo progetto.

Di seguito riportiamo i quattro progetti presentati, con i nomi dei ragazzi che vi hanno lavorato in gruppo.

STRUTTORO

Il primo progetto presentato è stato quello di “Struttoro”, un’azienda di carpenteria pesante B2B, già forte sul mercato italiano, ma che punta al mercato estero e in particolare quello giapponese. Il gruppo formato da Gasperoni Simone, Famiglietti Tommaso, Mazur Maxim, Chiaruzzi Nicolò e Lettoli Lorenzo, ha infatti individuato come punto di forza proprio il know-how tecnologico nell’antisismica, su cui far leva in un territorio fortemente colpito dai terremoti come lo è il Giappone. Il valore aggiunto, però, è il design italiano, che non ha eguali al mondo.

Il problema, però, è la mancanza di personale che parli giapponese e questa carenza sarà oggetto di specifici investimenti sul piano occupazionale e della formazione. In parallelo al caso-Giappone, i ragazzi hanno ipotizzato anche, come ampliamento del mercato estero, tutti quei Paesi coinvolti in altri disastri naturali e, purtroppo, anche dalle guerre: “La nostra idea è trasformare tragedie in opportunità e aiutare queste popolazioni a ricostruire edifici e infrastrutture che hanno subito danni dovuti ad eventi naturali ma anche purtroppo dalle azioni dell’uomo”.

Per i ragazzi di Struttoro, ovviamente, uno dei valori fondamentali del proprio business è la sostenibilità, ma anche, trattandosi del settore delle costruzioni, della sicurezza. Verso la quale hanno intenzione di focalizzare una buona parte del proprio budget, anche per differenziarsi dai competitor, attrarre personale specializzato e garantirsi una clientela di alto profilo, avendo verificato e analizzato che il loro posizionamento sia effettivamente molto alto.

JOYELLO

“Joyello” è invece una solida azienda nel settore della gioielleria e bigiotteria, che produce e vende prodotti in acciaio e altre leghe. Il gruppo di lavoro composto da Giovannini Giulio, Bollini Alex, Cardelli Pietro, Dolcini Denis e Selva Filippo, ha analizzato attentamente i dati di bilancio e compreso, in prima battuta, che ci sono difficoltà nel riscuotere i crediti presso i negozianti a cui, come canale principale di vendita, avevano ceduto i loro prodotti.

Da qui l’idea di sviluppare maggiormente la vendita diretta, sia con propri negozi, sia soprattutto implementando l’e-commerce. Poi si sono focalizzati sui prodotti, dalla ricerca dei materiali (con un occhio ai trend del momento e alle mode) all’ideazione di nuove collaborazioni, come quella con il colosso cinese Xiaomi per un nuovo smartwatch con bracciale Joyello. Anche in questo caso, un’esigenza manifesta – quella di ampliare la gamma degli smartwatch che ormai hanno preso il loro spazio sul mercato – diventa un’opportunità per ampliare anche il loro business.

POLLO&POLLO

La terza azienda proposta è un’azienda alimentare di grandi dimensioni e con un brand famoso che vende anche alla GDO. “Pollo&Pollo”, questo il nome scelto, ha quindi delle caratteristiche diverse dalle altre due aziende, ma anche simili dinamiche industriali.

Innanzi tutto, il gruppo composto da Carlini Edoardo, Boschi Barbara, Giacobbi Alice, Terenzi Alessia e Ballarini Thomas, ha compreso l’importanza di rendere i propri processi produttivi e di vendita più efficienti, ma anche meno “vincolati” al mercato italiano. Infatti è loro intenzione approdare in Polonia, sfruttando due fattori: la bassa qualità del cibo in generale.

Per questo vogliono puntare, e potenziare, i loro punti di forza, a iniziare dall’avere solo produzioni biologiche. Allo stesso modo, oltre a nuovi mercati, i ragazzi hanno provato a sperimentare l’esperienza di individuare nuovi prodotti, come potrebbe essere la creazione di integratori alimentari a base di proteine di pollo per sportivi. I prodotti iperproteici sono infatti il nuovo trend del mercato.

IMAGINE

Settore totalmente differente, invece, per “Imagine”, che è l’azienda leader del settore dell’intrattenimento, la quale vende i suoi prodotti alle grandi piattaforme (Netflix, Sky, TV).

Il gruppo di lavoro composto da Gasperoni Vanessa, Santi Christel, Muccioli Alessandro e Moretti Ian, se da un lato ha potuto “giocare” su un terreno che ben conoscono i ragazzi della loro generazione, ha dovuto al contempo affrontare dinamiche meno conosciute, essendo un settore abbastanza nuovo, anche normativamente, quello della produzione di contenuti per queste piattaforme.

Inoltre, hanno dovuto fare i conti con un bilancio 2022 in passivo, dopo i picchi raccolti durante la pandemia: motivo per cui la strategia è stata fortemente trasformata, puntando ad un rilancio che passi attraverso nuovi prodotti, nuovi personaggi (in particolare dei cartoni animati), ma anche dei veri e propri nuovi mercati, come quello dei videogiochi e della realtà virtuale. I ragazzi hanno simulato quindi sia gli investimenti che le possibili performance in termini di fatturato che questi investimenti potrebbero generare nel corso dei prossimi anni.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento