“Sicuramente siamo in uno scenario di guerra, quindi di incertezza che porta tutti i governi, non solo quello italiano a calcoli di prudenza. È presto per stimare di quanto e come, però certamente entriamo in una fase molto difficile. Già i conti che questo governo ha ereditato piuttosto strampalati, ma con la crisi è ancora più difficile governarli”. Lo ha detto Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d’Italia, presidente della III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati a 24 Mattino, su Radio 24.
“CAUSA DEL CONFLITTO IN PALESTINA È STATO ANCHE IL PETROLIO”
“La mia idea è che la causa è collegata ovviamente oltre che all’odio, religione, e alla loro storia, ma anche al petrolio. C’è stata negli anni passati una fase nella quale l’Arabia Saudita pensava a uscire dal petrolio, ma prevedendo che gli investimenti sul petrolio diventassero in qualche modo secondari e gli investimenti andassero su altro. Era in qualche modo la strategia del patto di Abramo: un’idea di pace positiva che coinvolgeva anche i palestinesi, questo era lo scenario. Facendo così avrebbero tagliato fuori una quota del mondo arabo che invece sarebbe rimasta collegata al petrolio e questo in prospettiva a finire. L’idea della via del cotone che è stata lanciata dall’ultimo G20, una via antichissima e nuovissima allo stesso tempo, dall’India, verso l’Arabia e il Mediterraneo. Secondo me tutto questo ha spinto e accelerato le causa della guerra”. Lo ha detto Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d’Italia, presidente della III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati a 24 Mattino, su Radio 24.
